
Economia / Cantù - Mariano
Sabato 09 Agosto 2025
Inglese, informatica e soft skills
Un talento che fa battere il cuore
La storia Nemmeno la miocardite ha fermato Yara Mercuri della “Magistri” In Irlanda ha creato un sito, a ComoNext ha collaborato a un progetto con AI
Vertemate con Minoprio
Diciotto anni, una passione per l’informatica e un talento naturale per le lingue. Yara Mercuri, studentessa dell’Istituto Magistri Cumacini di Como, abita a Vertemate con Minoprio e si prepara ad affrontare la quinta superiore. La sua scelta, al momento dell’iscrizione dopo le scuole medie, è stata chiara: l’indirizzo di Informatica rappresentava per lei una strada concreta verso il futuro.

«Cercavo una scuola che mi aprisse possibilità lavorative - premette Yara -, e Informatica alla Magistri mi è sembrata la scelta giusta».
Ottima conoscenza dell’inglese
Un percorso, il suo, arricchito da esperienze formative fuori dall’aula. Grazie ai risultati scolastici e all’ottima conoscenza dell’inglese, è stata selezionata, insieme ad altri studenti della scuola di via Colombo, per partecipare a un progetto Pcto (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) in Irlanda, dove ha vissuto per un mese con una famiglia ospitante. Un’occasione per migliorare il proprio inglese, immergersi nella cultura locale e stringere legami con compagni che prima conosceva appena.
«Ero l’unica ragazza, ma il gruppo è stato fantastico; dopo le ore che dedicavamo al lavoro, abbiamo organizzato attività insieme e abbiamo avuto la possibilità di visitare Dublino, Howth e persino Belfast: esperienze che non dimenticherò».
Durante il soggiorno, Yara ha svolto lo stage presso la Languages Travelling School di Dublino. Con un compagno ha lavorato alla creazione di un sito web tramite WordPress: «Non lo avevamo mai usato, ma abbiamo imparato sul campo. Collaborare ci ha permesso di superare le difficoltà iniziali». A maggio, una nuova tappa: un Pcto presso devAIs, azienda con sede a Como Next che sviluppa soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e offre servizi lungo tutti i livelli della catena IoT .
Il progetto riguardava l’abbinamento tra utenti e psicologi tramite AI. Yara ha utilizzato Python— un linguaggio mai affrontato prima a scuola — supportata da ingegneri e universitari. «Abbiamo sviluppato il progetto in team, imparato il linguaggio da zero e portato a termine il lavoro. È stato bello ricevere la proposta di continuare a collaborare con loro e grazie a questa esperienza sono riuscita a sviluppare diverse soft skills».
«Il cardiologo mi ha dato l’ok»
L’informatica però non è l’unico talento di Yara. La sua predisposizione per le lingue straniere, non riguarda solo l’inglese; quest’anno ha ripreso anche lo studio del tedesco.
«Durante le scuole medie mi avevano suggerito il liceo linguistico, perché parlo italiano, inglese, tedesco e spagnolo grazie anche agli anni vissuti in Messico. Frequentavo una scuola bilingue: metà giornata in spagnolo, metà in inglese. All’inizio è stato difficile, ma ho avuto l’aiuto di una compagna italiana. Poi ho camminato con le mie gambe». Oltre a studiare, Yara ama leggere; ha frequentato un corso di chitarra, ha giocato a pallavolo per tre anni, e affrontato sfide personali.
Ha superato per esempio una miocardite senza rinunciare ai suoi obiettivi. «Sono orgogliosa di essere riuscita a andare a Dublino, nonostante tutto. Pensavo di non poter volare per il problema al cuore, invece il cardiologo mi ha dato il via libera».
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