
(ANSA) - ROMA, 07 GIU - Le attività umane hanno danneggiato profondamente il mare, ad un punto tale che "potremmo non essere in grado di rimediare al danno fatto", ma "possiamo lavorare per rallentare la spinta, potenzialmente anche fermarla, agendo su due importanti fronti" ossia la protezione degli oceani e la preparazione alle conseguenze del cambiamento climatico.
Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, al Blue Economy and Finance Forum nel principato di Monaco.
"Anzitutto dobbiamo proteggere, significa tagliare le emissioni di gas serra in maniera decisiva tenendo presenti gli obiettivi dell'accordo di Parigi", ha detto Lagarde. In questo modo "potremmo mantenere l'innalzamento del livello marino attorno al mezzo metro entro fine secolo. Magari non suona rassicurante, ma ogni decimo di grado (di innalzamento della temperatura, ndr) che riusciamo ad evitare significa un tratto di costa salvato, una barriera corallina salvata o una tempesta evitata".
In secondo luogo - ha aggiunto la presidente della Bce - "dobbiamo prepararci. Che ci piaccia o no, i rischi climatici si stanno manifestando. Dobbiamo adattare le infrastrutture e le economie a un mondo più volatile" mettendo a bilancio risorse per la resilienza, come dighe e barriere marittime, piuttosto che reagire ai disastri climatici. (ANSA).
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