Longo scatta al semaforo verde: «Aggressivi subito»

Intervista «Voi chiamate il Catanzaro sorpresa, ma solo perché forse non avete seguito le sue vicende. Quella calabrese è una squadra forte»

Moreno Longo guarda divertito la platea dei giornalisti, e gioca nel ribattere alle domande, fingendo di dare indicazioni. È la sua maniera di confondere le idee: «Se sapete cogliere l’indicazione giusta, bravi voi...». In vista della partita con il Catanzaro, qualche segnale lo da: «Cerri, Da Cunha e Iovine non sono al cento per cento. Hanno lavorato bene, ma non sono ancora al massimo». Su Cerri è ancora più esplicito: «Certamente non partirà dall’inizio». E già che ci siamo con i dubbi, uno riguarda anche Kone: «È vero che non arriva da un infortunio, ma sono tre settimane che non gioca, compresa la sosta, dunque vedremo se partirà dall’inizio o a partita in corso». Detto che se è lo stesso allenatore a dire che i primi tre non sono al massimo (anzi quattro, perché «anche Chajia sta così e così»), a meno di volersi giocare una sostituzione obbligata, difficilmente vedremo questi quattro dall’inizio.

Per Kone invece potrebbe essere pretattica. A proposito: gli è stato detto qualcosa in merito alla sua esuberanza? «Mah, è un problema che hanno avuto anche altri allenatori, È un giocatore molto prezioso, sa fare tutto là in mezzo. Se saprà convogliare bene le energie nella giusta direzione potrà fare grandi cose in carriera». Appunto. Lo lasciamo fuori?

Longo ha parlato del Catanzaro: «Voi lo chiamate sorpresa, ma solo perché forse non avete seguito le sue vicende. Quella calabrese è una squadra forte e che gioca molto bene. Sostenuta da un pubblico che ogni volta, al Nord, si arricchisce di presenze locali che tifano Catanzaro. Ma non ho dubbi che i tifosi del Como sapranno farsi sentire ugualmente». Il tema trattato da Longo negli ultimi post partita, era legato alle partenze in sordina e ai gol presi ingenuamente. Ieri lo ha ribadito: «Due questioni sul tavolo. Dobbiamo imparare ad essere aggressivi subito, provarci almeno. Perché poi ci sono anche gli avversari, in campo. Ci proveremo. I gol presi ingenuamente? Dobbiamo lavorare sulla concentrazione, e su questo sono ottimista, non ho dubbi che i miei ragazzi cercheranno di eliminare i black out».

Un’altra cosa che ha detto il mister, è stata sul modulo: «Abbiamo trovato una strada. Anche nelle partite che abbiamo perso, se vedete la prestazione, abbiamo fatto cose buone. Poi si può sempre cambiare, ma per adesso andiamo avanti così». E dunque non è escluso che al rientro Cerri, almeno inizialmente, debba alternarsi con Cutrone nel ruolo di unica punta.

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