Musica d’orchestra e cinema: il festival parte da “Amadeus”

Bellagio Stasera alle 20.45 l’evento nel Salone reale del Villa Serbelloni. Il film di Forman con le musiche di Mozart al centro dell’inaugurazione

Il Festival di Bellagio e del Lago di Como taglia il traguardo della sua 14ª edizione. La manifestazione ideata e diretta da Rossella Spinosa, vede come protagonista l’Orchestra di Bellagio e del lago di Como diretta da Alessandro Calcagnile, attesa alla prima, stasera alle 20.45 nel Salone reale del Grand Hotel Villa Serbelloni.

Tra i temi evidenziati dal cartellone concertistico di quest’anno c’è il rapporto tra la grande musica e il cinema e, per iniziare, non poteva esserci una scelta migliore di “Amadeus”, film premiato con ben otto Oscar, che riportò la figura di Mozart alla ribalta, anche presso i giovanissimi. Ma, attenzione, la bellissima pellicola di Miloš Forman, tratta da una pièce teatrale di Peter Shaffer, non è un “biopic”, non racconta, insomma, con accuratezza storica la vita e le vicende del grande compositore.

Meditazione

È una meditazione, non priva di spunti ironici, sul talento, sulla fama, sulla “meritoctrazia” dell’arte, con il giovane genio, che è anche un dissoluto, ridanciano e cialtronesco, guardato con disprezzo crescente dal più attempato Antonio Salieri, corroso dalla gelosia e annientato dal confronto con quello che verrà ricordato nei secoli come uno dei massimi autori della storia della musica mondiali.

Salieri no, è relegato a nota a piè di pagina delle biografie del grande Mozart, vittima anche di un pettegolezzo che lo voleva assassino del suo rivale, avvelenato per sbarazzarsene una volta per tutte. La storia, quella vera, è differente e il rigoroso musicista veneto non fu omicida tanto quanto non fu il misterioso committente del Requiem che un Amadeus morente non riuscì a completare.

Ma questa diceria era funzionale per quello che voleva esprimere Shaffer: perché Mozart era così bravo e Salieri no? Perché a quel ragazzino ribelle e privo di controllo era concesso di accedere al sublime mentre l’uomo arrivato a Vienna da Legnago, attraverso un lungo percorso, era, semmai, un mediocre? Il film del 1983 godeva anche delle interpretazioni di Tom Hulce e F. Murray Abraham: fu quest’ultimo a ricevere la preziosa statuetta, quasi una compensazione per Salieri.

Musiche

A risaltare per tutto il lungometraggio è la musica di Mozart, ma per questa occasione ecco che non mancheranno anche note del “nemico”. Così sarà la “Sinfonia veneziana” di Salieri ad aprire il programma che proseguirà con una selezione mozartiana con l’“Allegro moderato” della “Sinfonia n. 29”, l’“Allegro maestoso” della “Sinfonia concertante” per violino, viola e orchestra – solisti Piercarlo Sacco e Anna Serova – l’“Allegro con brio” della “Sinfonia n. 25”, il “Lacrimosa” dal “Requiem”.

Ancora Salieri con un estratto dall’opera “Axur, re d’Ormus” con “Come fuggir” cui seguiranno altre arie mozartiane: “Ruhe sanft, mein ...” da “Zaide”, “Martern aller Arten” da “Il ratto dal serraglio” e l’inarrivabile “Der Hölle Rache” da “Il flauto magico”. Questi ultimi brani saranno impreziositi dalla presenza di Monika Lukacs, soprano ungherese, vincitrice di una borsa di studio per il Wagner Festival di Bayreuth nel 2008. Ingresso libero.

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