Novità sulla ricostruzione del delitto: Erika è stata colpita da quindici coltellate mentre dormiva

Il tentato omicidio Nessuna lite, Erika stava dormendo a pancia in giù quando il fidanzato si è avventato su di lei. Proprio la ragazza l’ha riferito alla polizia, dopo essere uscita dal coma. Le sue condizioni sono ancora molto gravi

Non ci sarebbe stata alcuna lite, nessun diverbio all’origine del tentato omicidio in un’abitazione di via Bixio. Erika Dessi, da quanto è emerso in queste ore, stava dormendo prona, con la pancia appoggiata al materasso del letto, e il compagno, Michael Patellaro, ora in carcere al Bassone, le sarebbe arrivato alle spalle impugnando un coltello da cucina lungo venti centimetri.

L’avrebbe colpita così, la prima volta, mentre era addormentata. La giovane, 21 anni appena, a questo punto si sarebbe svegliata di soprassalto, trovandosi il fidanzato sopra a colpirla più volte nonostante il tentativo di difendersi. «Poi ho perso i sensi», avrebbe raccontato la stessa ragazza, sentita dagli uomini della squadra Mobile su mandato della procura di Como, al risveglio dal coma. Poche parole pronunciate nella serata di venerdì, prima che il quadro clinico - ieri - si complicasse nuovamente.

Domani l’interrogatorio

Si delineano dunque con maggiore precisione i dettagli di quanto avvenuto in una casa di via Bixio, al civico 4, nella tarda serata di giovedì. In attesa dell’interrogatorio dell’arrestato che si terrà nella mattinata di domani al Bassone di fronte al giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo (le accuse formulate ieri sono quelle di tentato omicidio aggravato dalla convivenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in seguito all’intervento della polizia), la dinamica dell’aggressione è più nitida, e a fornire una ricostruzione dettagliata di quanto avvenuto ha collaborato la stessa vittima le cui parole sono state verbalizzate.

Parole che vanno ad aggiungersi a quelle dette dall’indagato dopo i fatti. Il ragazzo avrebbe parlato agli inquirenti di un non meglio precisato «malessere interiore» che l’avrebbe colto mentre era in cucina a mangiare, con la fidanzata a dormire nella stanza accanto. Un “malessere” che l’avrebbe portato ad aggredirla mentre stava dormendo.

Fendenti sferrati con forza

Sovrapponendo le due versioni al momento sul tavolo, il quadro chiaro che emerge sarebbe quello di una assenza di lite o di un qualsiasi diverbio scatenante. Saremmo insomma di fronte a una lunga serie di coltellate – almeno 15 quelle inferte alla vittima in diverse parti del corpo – scagliate senza alcun apparente motivo e con molta forza, tanto da spezzare il coltello in due (la scientifica ha infatti repertato la lama e il manico, divisi l’una dall’altro).

Maggiormente chiaro anche quanto accaduto dopo. Le immagini della telecamere alla stazione Como San Giovanni hanno infatti ripreso Michael Patellaro arrivare a piedi nel piazzale in un orario compatibile con i minuti successivi all’aggressione. Il venticinquenne viene immortalato mentre cammina nervoso e gira attorno al parcheggio, per poi tornare indietro verso casa. In questo momento avrebbe preso il telefono e chiamato il 112 chiedendo l’invio di soccorritori in via Bixio per aiutare la propria fidanzata ferita. Sono stati i sanitari, in seguito, a chiedere l’arrivo delle volanti e della squadra Mobile.

La ragazza non avrebbe chiamato i soccorsi perché già priva di sensi nel momento in cui Michael lasciava la casa. Da allora lotta per la vita in un letto del reparto di Rianimazione del Sant’Anna. L’ottimismo della serata di venerdì ieri mattina ha subito una frenata. Il quadro clinico infatti rimane molto complicato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA