Proteste in Comune a Como: prima rata della Tari senza sconto

Tributi Un centinaio gli utenti in coda allo sportello in cerca di chiarimenti per il nuovo “bonus sociale”. Che sarà riconosciuto più avanti a titolo di conguaglio

L’invio degli avvisi per il pagamento della tassa rifiuti ha portato, ieri mattina, un gran numero di cittadini a bussare a Palazzo Cernezzi per avere dei chiarimenti.

Un centinaio le persone che si sono messe in coda allo sportello Tari e i numeri, è presumibile, saranno ancora più alti nei prossimi giorni. Ci sarà chi rientrerà dalle ferie e si troverà la busta nella cassetta.

Le nuove regole

Principalmente ieri mattina in Comune la richiesta di informazioni riguardava la cancellazione dell’esenzione totale per chi aveva un’Isee fino a 8mila euro. Da quest’anno, infatti, con l’entrata in vigore da gennaio del “Bonus sociale rifiuti” previsto dal Governo (e già indicato nel regolamento approvato dal consiglio comunale quattro anni fa), per ottenere l’agevolazione (che però è pari alla riduzione del 25% e non alla gratuità) bisogna avere Isee pari a 9.530 euro oppure fino a 20mila euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico. Il bonus, per chi soddisfa i requisiti, è riconosciuto automaticamente, senza necessità di presentare apposita domanda, ma negli avvisi inviati viene spiegato che la prima rata andrà pagata interamente e che lo sconto verrà applicato a saldo. Questo verrà fatto quando il Comune riceverà dall’Inps l’elenco degli aventi diritto e, per loro, la Tari sarà ricalcolata con un presumibile invio di una seconda rata rettificata. Nei documenti arrivati a casa di chi ha redditi bassi e che, negli ultimi anni non aveva versato nulla, vengono spiegate le soglie Isee da rispettare per beneficiare del Bonus sociale rifiuti «nella misura del 25% della Tari». Inoltre viene chiarito che «il riconoscimento del Bonus agli aventi diritto è automatico e sarà riconosciuto a titolo di conguaglio a seguito della trasmissione degli elenchi dei nuclei familiari beneficiari da parte dell’Inps».

Le lamentele, a riguardo, non mancano. «Ho chiesto in Comune – racconta un utente – e mi ha spiegato che il rimborso non sarà più del 100%. Questo per me è molto grave. È la prima volta che arriva l’avviso di pagamento. Ci hanno detto che, dopo i controlli Inps, sapremo l’importo esatto, ma intanto dobbiamo pagare quanto c’è scritto nell’avviso».

Decisione del 2021

La prima rata andrà certamente pagata per intero in quanto è impensabile che dall’Inps arrivi la documentazione prima della scadenza del 30 settembre, mentre è verosimile che prima della seconda (scadrà il 1 dicembre) possa essere inviato agli interessati l’importo per il saldo tenendo conto della riduzione del 25%. «Era una decisione assunta quando è stato licenziato dal consiglio il regolamento nel 2021 (durante l’amministrazione Landriscina, ndr) – spiega il sindaco Alessandro Rapinese -. E come avviene per tutti i regolamenti voluti dal consiglio comunale, sindaci, giunte, dirigenti e cittadini possono fare solo una cosa: rispettarlo». A stabilirlo è il comma 3 dell’articolo 21 del regolamento approvato quattro anni fa nel quale si chiarisce che l’esenzione non avrebbe più potuto essere applicata a partire dall’anno d’imposta per il quale sarà previsto il “Bonus sociale rifiuti” a favore dei soggetti in condizioni economico-sociale disagiati».

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