Pallacanestro Cantù / Como città
Giovedì 20 Novembre 2025
Santoro è positivo: «Solo i dettagli ci danno problemi»
Basket serie A L’analisi del gm di Pallacanestro Cantù: «Abbiamo vinto tre volte su quattro a casa nostra, ma anche in trasferta la forbice si sta accorciando»
Riflessioni e valutazioni dopo otto giornate. Non è certo tempo di bilanci, ma di un’analisi sì. E per la S.Bernardo Cantù, nell’operazione si cimenta il general manager Sandro Santoro, soppesando e approfondendo, a pochi giorni dal big match contro la Virtus Bologna.
Lato positivo
«Parto dal dato complessivo – ha esordito il dirigente -: in casa abbiamo comunque prodotto tanto, seppur nelle difficoltà iniziali dettate dalla poca conoscenza dei giocatori. Abbiamo vinto tre volte su quattro, un dato positivo visto che abbiamo perso solo contro Trapani, una delle squadre più forti. In casa, siamo consapevoli del bel percorso e, strategicamente, sarà la cosa più importante: vincere in casa quanto più possibile, determinerà con meno problematiche il raggiungimento dell’obiettivo prioritario della salvezza».
I problemi, si sa, si manifestano quando Cantù gioca lontano da Desio: «Fuori casa, aldilà delle partite a Brescia, una squadra che sta dimostrando di avere un grande potenziale, e a Trento, una partita che crea problemi anche solo nel valutarla, a Sassari abbiamo mostrato poco consistenza in più parti del campo per quasi tutta la partita e la reazione finale non è stata sufficiente. Questa è senza dubbio la partita più negativa».
Limiti
E il derby perso a Varese? «L’abbiamo giocato, confermando ancora alcuni limiti, specialmente quelli legati al livello di attenzione che la serie A impone di avere se si vogliono conseguire dei risultati».
Santoro usa il bilancino: «Siamo stati in partita sempre, con un buonissimo inizio, ma ora lavora per continuare ad avere questo percorso per più minuti nella partita. A me pare che la forbice si stia accorciando. Non possiamo però accontentarci: i dettagli che ci danno problemi non sono tecnici, fisici o atletici, ma spesso legati all’attenzione e alla troppa superficialità. Prova ne sia il dato delle palle perse a Varese: poche nel primo tempo, undici solo nella ripresa». Altri obiettivi a breve termine? «Alcuni giocatori devono ritrovare fiducia. Da Bortolani arrivano segnali incoraggianti. Poi dobbiamo necessariamente riportare al centro del villaggio Basile, che sta avendo un percorso complicato: abbiamo in lui una tale fiducia che siamo certi che questo sia solo un periodo “no”, che sarà superato con l’aiuto di tutti».
E poi c’è la difesa, che subisce tanti punti: «Ora però si segna di più rispetto al passato. Quasi tutte le partite finiscono oltre i 90 punti, significa che forse ci sono giocatori con più talento offensivo che difensivo. Ci dobbiamo un po’ adeguare tutti, allenatori compresi. La stessa Varese ha cominciato la stagione con un evidente talento offensivo, con qualche lacuna difensiva. Ora si è rinforzata, ma non con un difensore, bensì con un grande attaccante. Tra qualche giornata, vedremo in che direzione andrà il campionato».
Intanto, Cantù si prepara ad affrontare una big del campionato, la capolista Virtus: «È una squadra lunga, con tante rotazioni, ma con rendimenti equivalenti. Prevediamo un impatto importante da parte loro, ma noi dovremo fare la nostra parte: l’attenzione va raddoppiata. Però lo stimolo di giocare contro i campioni d’Italia in casa, con il pubblico delle grandi occasioni, deve darci l’energia per dare battaglia».
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