Sette multe per l’ingresso in Ztl: «Ma non sono mai stata a Como»

Il caso Una donna di Torino continua a ricevere contravvenzioni sbagliate: «È un errore della telecamera, ma io ogni volta perdo tempo per farla toglier

Sette multe per essere entrata senza averne il diritto nella Ztl di Como. «Ma io a Como non sono mai stata, se non bambina» giura la torinese Sara Peirone, che da un anno circa è alla prese con questo stillicidio di contravvenzioni sbagliate, tutte spedite sulla scorta delle immagini scattate dalla telecamera al varco della Ztl in via Cairoli.

In quelle foto però c’è una Range Rover, mentre Sara Peirone ha una Mini, con una targa che differisce solo per l’iniziale rispetto a quella della sfortunata automobilista piemontese. «L’immagine è molto sfocata, capisco che ci possa essere un margine di errore nella lettura - continua la donna - ma forse dopo un certo numero di segnalazioni qualcuno potrebbe prendere atto del fatto che c’è un problema». Se non altro perché la destinataria delle multe ogni volta deve attivare la procedura online per chiederne la cancellazione: «Mi sono sempre state tolte, in effetti, ma sono anche un po’ stufa di dover perdere tempo per quello che è chiaramente un errore del Comune. Mi consola il fatto che per questo tipo di infrazione non è prevista la decurtazione dei punti della patente, altrimenti la cosa mi crerebbe ancora più problemi».

Il sistema di videosorveglianza dei varchi della Ztl (sono 7 quelli in ingresso e 5 quelli in uscita) produce ogni anno un numero impressionante di contravvenzioni, qualcosa come 65 mila che corrispondono a circa 180 al giorno, un margine di errore è evidentemente previsto ma, come spiega il comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello, non è nemmeno tanto frequente: «In realtà no - spiega - Certo, ci sono gli errori attribuibili in parte alle apparecchiature e in parte al personale che ne trascrive i dati, ma si tratta di numeri davvero esigui e ai quale è facile ovviare con la procedura prevista. Il caso della signora di Torino però è davvero singolare e merita un approfondimento».

La prima segnalazione di Sara Peirone risale al febbraio scorso, quando le multe erano solo tre. Ma la sequela di contravvenzioni non si è interrotta.

«Ho fatto presente la cosa diverse volte, scrivendo a tutti gli indirizzi che ho trovato, dal sindaco al prefetto alla Polizia locale. Telefonicamente ho parlato solo con l’addetto che risponde al numero indicato per questo tipo di contestazioni, ma non è stato in grado di mettermi in contatto con qualcuno che potesse aiutarmi. Il mio timore è che continuino ad arrivarmi multe su multe, perché evidentemente il proprietario dell’auto immortalata frequenta Como e entra spesso e volentieri nella Ztl pur non avendone l’autorizzazione».

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