Stalking, abusi e violenza sessuale. Due denunce al giorno nel Comasco

Il bilancio I dati diffusi in occasione della festa dei carabinieri davanti al Monumento ai Caduti

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Como

Sono state 547, «poco meno di due al giorno», le denunce per violenza di genere registrate dai carabinieri nella nostra provincia nell’anno 2024. Un dato che fa spavento, e che è stato fornito ieri dal Colonnello Giuseppe Colizzi (Comandante provinciale dei Carabinieri di Como) nel corso dei festeggiamenti dell’Arma che si sono tenuti davanti al Monumento ai Caduti.

È stato lo stesso colonnello a definire questi reati (in cui rientrano tutte quelle forme di violenza psicologica ma anche fisica e sessuale, come lo stalking, gli abusi, le violenze sessuali appunto) come «numerosissimi» e stabili negli ultimi tre anni.

Codice rosso

Una vera e propria piaga di cui si ha traccia negli uffici della Procura, sovraccaricati di quelli che vengono definiti fascicoli da “codice rosso” dal nome della legge che era stata approvata per perseguirli. I 547 casi, tra l’altro, non sono quelli complessivi – che contano anche le indagini delle altre forze di polizia – ma sono l’84% del totale sull’intera provincia.

«La denuncia di soprusi, immediata e senza esitazione, è un passo essenziale per vincere la paura – ha detto ancora il colonnello – Crescono le denunce per maltrattamenti. Non è un dato confortante, ma deve incoraggiare il fatto che ogni caso ha avuto la sua protezione. L’abbraccio rassicurante dello Stato alle tante vittime assistite nelle nostre stazioni. Restiamo tutti impegnati contro un fenomeno ad altissima imprevedibilità».

Questo passaggio è stato parte integrante del discorso effettuato dal Comandante provinciale nelle celebrazioni del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Il colonnello Colizzi ha toccato molti altri punti, nel proprio discorso, ricordando come nella nostra provincia ci sia sempre una «criminalità organizzata che fa impresa» e su cui non bisogna mai allentare la presa, ricordando gli incidenti sul lavoro come «tema su cui si impone una riflessione permanente», ma citando anche le problematiche giovanili e i reati da loro causati che sono uno dei nodi da affrontare anche nel Comasco, «devianza giovanile che costantemente monitoriamo».

Importante il passaggio di ringraziamento al procuratore Massimo Astori e alla sua «squadra di magistrati di assoluta disponibilità e competenza», e ai giudici del Tribunale di Como, «chiamati a valutare il nostro lavoro, talvolta umanamente imperfetto ma, lo garantisco, svolto col massimo impegno e ponderazione».

I numeri

Un ultimo tema, prima del riassumere tutto con i numeri dell’Arma, è stato riservato agli anziani «vittime di spregevoli maltrattamenti» ma anche «di subdole truffe, un fenomeno preoccupante e in costante crescita». Come purtroppo le cronache della nostra provincia hanno documentato settimana dopo settimana.

I numeri, dicevamo: da maggio 2024 ad aprile 2025i carabinieri hanno risposto a oltre 70 mila chiamate di emergenza, ricevuto 16.700 denunce su un totale di 17.504 (oltre il 95% della provincia), eseguito 22.468 servizi preventivi di controllo del territorio identificando 48.025 persone e 31.072 veicoli. Gli arresti sono stati 324 e 3025 le denunce a piede libero.

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