«Suo nipote va operato, servono soldi». Anziano truffato: via con 30mila euro

La denuncia Uomo di 88 anni di via Magenta raggirato. Banditi in fuga con contanti e ori. Nelle scorse settimane segnalazioni di raggiri ai pensionati arrivate da Monte Olimpino

Ancora una volta ad andarci di mezzo – vittima di gente senza scrupoli – è stato un anziano di 88 anni residente in città, in via Magenta. E ancora una volta, purtroppo, ci troviamo a scrivere di una truffa di cui tante volte abbiamo parlato, nella speranza di allertare i cittadini, ma che miete ancora vittime per importi che sono spesso considerevoli.

La truffa

A sparire nel nulla in questo caso sono stati circa trentamila euro, 14mila euro in contanti e il resto in oggetti d’oro, monili, ricordi di una vita, che l’anziano aveva con cuore dato a quello che avrebbe dovuto essere un amico della nipote ma che in realtà era un malvivente senza scrupoli. L’ennesimo colpo del “finto nipote” è avvenuto nel pomeriggio di venerdì in pieno centro. Un raggiro su cui ora stanno indagando i carabinieri della stazione di Como, che hanno preso in mano il fascicolo dopo un primo intervento – nell’immediatezza dei fatti – compiuto dalle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile.

La storia la si conosce perché si ripete sempre uguale da anni: un anziano, in questo caso un uomo di 88 anni, riceve una telefonata in cui gli viene comunicato che la nipote, malata gravemente, necessita di una consistente quantità di soldi per essere operata e di conseguenza salvata. Il nonno, come sempre avviene in queste situazioni, colto di sorpresa da questa brutta notizia si spaventa, va in confusione, inizia a non capire più quello che sta accadendo uscendone provato emotivamente. I truffatori lo sanno, lavorano su questo, e non lasciano il tempo di mettere insieme i tasselli della storia, presentandosi poco dopo – con un emissario – alla porta della vittima. Di fronte all’anziano compare così un finto amico della nipote. Ed è quest’ultimo a mettere in tasca il malloppo scappando poco dopo.

Indagini e precedenti

All’anziano, sconvolto per l’accaduto, non è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri, raccontando tutto e permettendo ai militari di verbalizzare l’ennesimo antipatico raggiro di questo tipo, soldi che ora sarà difficilissimo recuperare.

La denuncia querela è già stata formalizzata. La speranza è sempre la stessa, ovvero che i truffatori abbiano commesso degli errori consentendo così ai militari dell’Arma di risalire o ad un numero di telefono oppure ad una immagine di un impianto di videosorveglianza per avere una base di partenza per le indagini. Un lavoro che si preannuncia difficilissimo.

Quella di venerdì in via Magenta è stata solo l’ennesima truffa di questo mese di settembre in città ai danni di anziani. Solo un paio di settimane fa ad essere preso di mira era stato il quartiere di Monte Olimpino, dove in rapida sequenza – con la truffa dell’acqua contaminata – erano state derubate due parenti di 79 e 83 anni. Solo poche ore dopo, ma a Ponte Chiasso, a salvare una signora di 93 anni era stata la nuora che dal piano di sopra aveva udito la telefonata giunta in casa e aveva fatto in tempo ed intervenire prima che i malviventi agissero. Anche in quella occasione il raggiro era stato quello di un finto bisogno medico, in quel caso non per curare la nipote ma il figlio.

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