Uggiate, un altro campo dei miracoli
Stimato 90mila euro, venduto a 150mila

La polemica È un terreno di 1.600 metri quadrati più magazzino acquistato dal Comune - Vi realizzerà la biblioteca. Grisoni: «Perché una doppia perizia?». Tettamanti: «Tutto regolare»

Uggiate con Ronago

Un nuovo caso immobiliare ad Uggiate: nel consiglio comunale dell’altra sera, l’ha sollevato Agostino Grisoni, capogruppo di “Uniti per unire” e l’aveva già fatto presente nella seduta del 21 maggio scorso.

Riguarda il terreno di via Lura, già via Milano, di proprietà privata, 1.600 metri quadrati con annesso ex magazzino: il Comune ha messo a bilancio 150mila euro per acquistarlo e realizzare la biblioteca, spostandola da via Garibaldi e cambiando il progetto della precedente amministrazione che collocava il “tempio della cultura” in via Somazzo, sul sedime dell’ex cinematografo, acquistato e abbattuto per 350mila euro. La biblioteca in via Lura è prioritaria nel programma dell’attuale maggioranza del sindaco Ermes Tettamanti.

Un anno dopo vale il 60% in più

«Beninteso – ha detto Grisoni – noi siamo favorevoli all’acquisto dell’area, completando il percorso di salvaguardia ambientale già iniziato con l’acquisizione del terreno adiacente». Anzi, ha parlato di «opportunità strategica» rappresentata dall’area: è standard, all’interno del Plis, parco locale di interesse sovracomunale, parte di un polo di servizi alla cultura e allo svago immerso nel verde.

Ma l’operazione non è chiara, secondo Grisoni. Una prima perizia, protocollata la vigilia di Ferragosto 2024, indica il valore del compendio in 93mila euro.

Una nuova perizia dello stesso tecnico, comunicata ad aprile 2025, « presenta un dato di valutazione finale con un incremento del 61,3% rispetto a quanto valutato nell’agosto 2024. Il valore di mercato è stato quantificato in 150mila euro », rimarca Grisoni nell’interrogazione in consiglio comunale.

«Perché – chiede – due relazioni di stima a distanza di pochi mesi una dall’altra? Perché è stata presa in considerazione solo la seconda perizia? Perché non è stato informato il consiglio comunale, mettendo a disposizione entrambe la relazioni?».

Sollecita una revisione delle stime. Aveva già detto che il valore di 400 euro il metro quadrato attribuito all’ex magazzino «sembra essere eccessivo, in considerazione dello stato di totale abbandono, del vincolo del Plis, dell’abbattimento e dello smaltimento della copertura in lastre di cemento amianto in parte crollate». E la valutazione di 100 euro il metro quadrato per il terreno potrebbe essere un errore matematico.

La replica del sindaco

Nella risposta, il sindaco Tettamanti ha ricordato che la precedente amministrazione aveva già intavolato una trattativa con la proprietà che non solo «avanzò una richiesta economica elevata, ma propose una contropartita edificatoria su altra area propria».

Eletta nel giugno 2024, l’amministrazione prese i contatti con la proprietà che chiedeva 200mila euro per cedere l’area, «una cifra ben distante dalla prima perizia e per questo fu chiesta al tecnico una nuova valutazione, comunicata per vie brevi prima del consiglio comunale del 29 aprile», ha detto il sindaco, precisando che il tecnico ha tenuto conto di elementi di valutazione ignoti nella prima perizia. E ha annunciato che fornirà a Grisoni tutta la documentazione necessaria sull’iter della pratica.

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