Benemerenze Coni. «Le nostre fortune partono dalla base»

La cerimonia Passerella di atleti e dirigenti nella magnifica cornice del palco del Sociale. Premiate le imprese del 2023, grande lavoro del delegato provinciale D’Angelo

como

Il valore dello sport? Non è solo nei risultati di primissimo piano. Non è solo nella medaglia che un atleta porta al collo. Ma risiede anche, e soprattutto, nella sua imprescindibile funzione sociale.

È il messaggio, lanciato dal palco del Teatro Sociale, dal presidente del Coni Lombardia, Marco Riva, intervenuto alla consegna delle benemerenze del Coni Como per l’anno 2023. Atleti, dirigenti e tecnici e società sono stati insigniti di medaglie, palme e stelle, vale a dire i premi istituiti dal Coni e che ogni delegazione territoriale, ogni anno, assegna ai più meritevoli.

Purtroppo, il disallineamento tra il presente e l’anno di premiazione risulta sempre essere una stortura a cui, prima o poi, si dovrà rimediare. Ma tant’è: le imprese restano, anche a due anni di distanza.

Gli onori di casa

A fare gli onori di casa, il delegato del Coni Como, Niki D’Angelo, in una serata condotta con il giornalista Paolo Annoni e che ha visto la presenza di politici e autorità nelle vesti di premiatori, ma anche di intervistatori.

In una cornice solo all’apparenza inconsueta, ossia il palco del Sociale: «Nell’anno delle Olimpiadi – ha spiegato la vicepresidente e responsabile della programmazione artistica Barbara Minghetti – la nostra stagione è dedicata allo sport e al fair play. Tante associazioni saranno in teatro il 29 novembre per giocare e fare sport, il tema sportivo è e sarà il filo conduttore per tutto l’anno».

Altro intervento particolarmente acceso è stato quello del viceprefetto Lucrezia Loizzo: «I giovani migliorano se stessi e la società grazie allo sport e queste premiazioni sono sempre un momento particolarmente sentito».

Grande spazio per Marco Riva, presidente regionale del Coni: «Premiamo eccellenze, atleti e atlete, ma anche dirigenti e tecnici. Tutto parte dal territorio, lo sport italiano ottiene grandi risultati proprio perché parte dalla base, con competenza e passione. “Insieme” è una parola importante: la progettualità tra privato e pubblico è decisiva».

Applausi anche per gli interventi di Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia, e dell’assessore regionale Alessandro Fermi.

Poi, spazio alle premiazioni. Con parole belle dei giovani atleti: «Nel 2023 ho vinto il mio ultimo campionato italiano nel canottaggio – ha detto Carolina Vanini - ma è bello ricordarlo: anche quando si smette, quello lo sport che hai praticato rimane nel cuore e si applica a tutti i campi della vita».

Beatrice Sassi è stata campionessa italiana di pattinaggio di figura sincronizzato: «Ora alleno bambini e adolescenti».

Premiato un volto storico del basket comasco, Maurizio Ostini, dirigente della Virtus Cermenate: «Da vent’anni sono in Fip e da quaranta alla Virtus: abbiamo la fortuna di avere buoni impianti, se si riuscissero in futuro ad ampliare...».

«Ci rivedremo»

C’è poi chi ha salutato con un arrivederci: «Per me è diventato un lavoro – ha detto la poliziotta Maria Varricchio, campionessa italiana di pistola -: ho rivinto nel 2024, quindi ci rivedremo su questo palco».

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