«Sinner era pronto per fare grandi cose»

Tennis Il comasco Piatti, scopritore dell’altoatesino, non è stupito da quanto fatto alle Atp Finals di Torino

Applausi per Jannik Sinner e sono applausi non scontati. Perché arrivano direttamente dal suo scopritore, il coach comasco Riccardo Piatti.

Vale a dire colui che l’ha visto crescere, facendolo allenare nella sua struttura di Bordighera – il Piatti Center Tennis – dal 2014 fino a gennaio del 2022, dopo gli Open d’Australia quando i due – allievo e maestro – entrarono in rotta di collisione.

Una spia accesa

In molti ricorderanno un’espressione a dir poco stranita di Sinner, catturata dalle telecamere, di fronte alle indicazioni tecniche e alle sollecitazioni che arrivavano dalla postazione occupata da Piatti. Era la spia chiara di un rapporto che stava per esaurirsi e che infatti si concluse con l’addio di Sinner, poche settimane dopo.

Ora però il famoso coach – che già aveva spiegato i contorni del divorzio da Sinner - ha solo belle parole per il talento altoatesino, a conclusione dei Nitto Atp Finals di Torino, in cui Sinner è stato sconfitto in finale con un doppio 6-3 da Novak Djokovic, al termine di un torneo entusiasmante che ha infiammato tutta Italia.

La finale, andata in onda su Rai 1, ha frantumato tutti i record di ascolto nel nostro Paese per una partita di tennis in tv. Piatti ha scelto i social per diffondere il proprio pensiero: «In molti mi hanno chiesto un commento sulla partita di Jannik e in generale sulla sua settimana alle Finals di Torino: giornalisti, amici, addetti ai lavori o semplici curiosi. Onde evitare fraintendimenti, preferisco affidarmi ai miei canali di comunicazione e rispondere a tutti da qui”.

Si è affidato a X – il vecchio Twitter – per complimentarsi con il numero 1 del tennis italiano: «Per prima cosa faccio pubblicamente i complimenti a Jannik (perché privatamente glieli ho già fatti) per questa bellissima settimana – si legge sul post pubblicato sul social network -: ha giocato un ottimo torneo e un tennis di alto livello. Ci tengo anche a dire che la cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre creduto in lui e ho sempre saputo che Jannik era pronto per fare grandi cose, perché in questi anni ha sempre dimostrato una costante crescita, un’incredibile attitudine al lavoro e consistenza nei risultati e nel miglioramento»

Nessuna ruggine, dunque, sarebbe rimasta dopo la scelta di Sinner di affidarsi a un altro allenatore.

«La prima finale di una serie»

E Piatti spiega così: «Non posso che essere felice per questa sua finale, perché come per ogni insegnante, di ogni fascia d’età, è bello vedere i propri “allievi” eccellere e diventare grandi, sia fisicamente che sportivamente. La finale è sicuramente solo la prima di una lunga serie che vincerà e auguro a Jannik un grande in bocca al lupo per questo presente e per il futuro».

Infine, l’incoraggiamento per il talento azzurro: «Come ho sempre detto e sempre dirò “Forzaaaaa e divertiti”».

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