Ali, l’anno più buio è alle spalle: «A fine gennaio torno in gara»

Atletica Dopo una serie di problemi fisici, lo sprinter può essere ottimista: «Dal 27 ho un altro raduno con la Nazionale, poi deciderò dove rientrare»

Il 20 gennaio ad Ancona o la settimana dopo a Lodz. Chituru Ali rientrerà in attività dopo un anno intero trascorso ai box, per problemi fisici, nei primi appuntamenti al coperto.

Il velocista di Albate (24 anni), che ha chiuso nei giorni scorsi un raduno a Catania, è pronto a lasciarsi alle spalle un periodo nero e a ritornare protagonista. Appena in tempo per fare un “pensierino” alle Olimpiadi di Parigi. «È stato un 2023 disastroso - spiega il portacolori delle Fiamme Gialle -. Non sono mai riuscito a gareggiare, per una serie di infortuni, in particolare al bicipite femorale».

Il comasco ha un fisico straordinario, ma nello stesso tempo molto delicato e lo sa benissimo il suo allenatore Claudio Licciardello. «Si è finalmente rimesso sui blocchi e mi auguro che possa farci vedere tutto il suo talento - dice il tecnico dei “finanzieri” in un’intervista rilasciata al sito specializzato atleticamagazine.it -. Speriamo che possa gestirlo già nella stagione indoor, dove fece 6’61” nel 2022. Ma non mi stupirei se in corso d’opera facesse il minimo olimpico (10”00 nda)».

Una dichiarazione “forte” che fa sorridere Ali, che non smentisce. «Il coach si assume tutte le responsabilità - spiega l’albatese -. Se l’ha detto avrà le sue ragioni. Io darò il massimo per andare sempre più forte».

Se Liciardello si sbilancia (è sempre prudente e misurato) avrà a disposizione dei dati, probabilmente i cronometraggi registrati negli ultimi allenamenti a Catania.

Ai quali potrà aggiungere quelli rilevati nel secondo raduno di allenamenti, in programma dal 27 dicembre al 14 gennaio, sul campo di casa, a Formia. «Al termine del raduno, decideremo dove e quando debuttare -spiega Ali -. Io sono sereno e tranquillo. Ho tanta voglia di ritornare in pista, dopo un anno molto complicato».

L’albatese non pronuncia mai la parola Olimpiade, ma è evidente che un pensiero, soprattutto per la staffetta, lo possa fare. Soprattutto se riuscirà a toccare i dieci secondi. «Per arrivare a quel risultato, deve essere sano e avere continuità negli allenamenti - ha aggiunto coach Licciardello -. Sappiamo di doverci prendere dei rischi. In questo 2023 li abbiamo presi e non ci è andata bene. Speriamo di essere più fortunati l’anno prossimo».

L’atletica leggera comasca ha bisogno di un protagonista come Ali, anche per trascinare il movimento.

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