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Sabato 16 Agosto 2025
Chituru abbassa le Ali: «Non ha senso andare avanti così»
Atletica Lo sprinter comasco costretto a fermarsi: «Ho un problema al retto femorale che mi tormenta. Allora è diventato d’obbligo tirare una riga e finirla qui»
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Chituru Ali è un atleta ovviamente amareggiato, ma per nulla negativo o rassegnato. La decisione di chiudere abbondantemente anzitempo la stagione, dopo la gara sui 100 metri in Svezia, salutando anche il Mondiale di Tokyo di settembre, era l’unica da prendere.
«Non ha alcun senso andare avanti in queste condizioni -spiega l’albatese, 26 anni -. Purtroppo è dall’inizio dell’anno che devo convivere con un problema al tendine del retto femorale della gamba sinistra che non mi ha permesso di esprimermi al meglio. Nemmeno lontanamente».
«Spiace per il Mondiale»
La freccia di Albate ha corso pochissimo e non è andato oltre a un 10”50 come primato stagionale. A Sollentuna ha finito la gara, ma il crono di 10”54 non l’ha per nulla soddisfatto. Per un atleta che è sceso sotto il muro dei 10”, solo un anno fa, è ovviamente una grande delusione. Il 2025 ha ricalcato, come cattiva sorte, il 2023, un altro anno quasi sempre fermo ai box a Castelporziano, sede d’allenamento delle Fiamme Gialle. «È vero anche allora avevo saltato praticamente tutta la stagione - ricorda Ali -. Ma il problema fisico era un altro. Sono riuscito a risolverlo, in tempo per staccare il pass per le Olimpiadi. Poi a Parigi si è riproposto e così ho chiuso in anticipo le gare. Quest’anno invece è arrivato il problema al retto femorale, che non mi permette di sprigionare in gara tutte le mie potenzialità. Non sono riuscito a correre un 100 metri come voglio e come so fare. Allora è diventato d’obbligo tirare una riga e chiudere qui. Certo mi spiace per il Mondiale, ma anche se fossi riuscito a essere qualificato tramite il ranking, poi cosa avrei fatto a Tokyo?».
Ali adesso resterà ancora un po’ in Italia, per farsi curare a Brescia e poi tornerà a Los Angeles, alla corte di coach Jonh Smith, dove si allena dallo scorso autunno. «Mi sto trovando benissimo - spiega l’albatese -. Abbiamo lavorato molto e sono più che soddisfatto. Senza il problema fisico i risultati si sarebbero potuti vedere anche in gara. Comunque sono contento della mia scelta e sono convinto che, risolta la “pratica” fisica, tornerò sui livelli preolimpici».
«Più tempo per mia figlia»
Nel panorama della velocità italiana è esplosa la stella di Kelly Doulla. «Sicuramente è forte ma però è giovanissima - dice Ali -. Aspettiamo per capire quali siano le sue reali possibilità. E poi non mettiamole addosso, troppe responsabilità». Parole sagge, da padre di famiglia com’è da quattro mesi, dopo la nascita della figlia Victoria Rose. «È un’esperienza bellissima anche se dormi meno o hai meno tempo per te stesso. Adesso, senza gare avrò tempo di stare più vicino a lei e alla mia compagna Valeria».
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