Bortolani alla riscossa. Da gregario a leader

Personaggio Cantù, per la guardia siciliana, è una tappa di riscossa. Per riprendersi l’azzurro, per consolidarsi in una serie A

Cantù

È iniziata la riscossa di Giordano Bortolani. Riscossa dopo le stagioni difficili, per usare un eufemismo, passate all’Olimpia Milano. Una squadra di superstar, dove ha trovato poco, pochissimo spazio. Cantù, per la guardia siciliana, è una tappa di riscossa. Per riprendersi l’azzurro, per consolidarsi in una serie A che lo aspetta tra i suoi protagonisti.

I primi numeri sembrano dargli ragioni. Anche nella poco giudicabile trasferta di Trento, all’esordio in campionato, Bortolani è stato probabilmente l’unico giocatore a salvarsi, sebbene coach Brienza abbia voluto – non senza ragioni - bocciare la prova generale della squadra, senza troppi distinguo. Dalle mani di Bortolani erano comunque usciti 12 punti, con discrete percentuali. Numeri lasciati un po’ in sospeso dal crollo verticale della squadra.

Ma i 17 punti segnati contro Reggio Emilia, con un notevole 8/8 ai liberi e il 3/5 da tre, hanno infiammato il popolo social del basket, che l’ha eletto #TheBestITA Fastweb della seconda giornata. In parole povere, è stato il miglior italiano tra tutti quelli scesi in campo nel secondo turno, votato su Instagram, X, Threads e Whatsapp.

Ma il lavoro di Bortolani su se stesso e verso il pubblico è solamente appena cominciato. Non c’è dichiarazione di questi ultimi mesi in cui il giocatore non ricordi il motivo per cui ha firmato con Cantù, tra l’altro primissima scelta del club: «C’è un bel progetto, ed è il motivo principale per cui ho accettato la proposta del club. Dopo un paio di stagioni da comprimario, chiaramente ho optato per una società che mi potesse far giocare di più».

E dire che, con Milano, sembrava un matrimonio felice. È cresciuto nel settore giovanile delle “scarpette rosse”, con cui ha avuto sempre un legame speciale. Tanto da firmare, nel 2020, un quinquennale. Ha avuto esperienza in prestito, tra cui quella nel 2020/21 a Brescia, dove ha incrociato il suo percorso con quello dell’attuale gm canturino Sandro Santoro. Nell’ultimo biennio, però, il campo l’ha visto poco. In estate, ha affidato al proprio profilo Instagram il suo commiato dall’Olimpia: «Dopo 13 anni non sarò più un giocatore dell’Olimpia Milano, ne è passato di tempo. Non sempre le cose vanno come speri. Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicino in questi anni». Bortolani non è stato una delle primissime scelte di coach Ettore Messina, ma il giocatore, quando chiamato in causa, ha sempre risposto bene. È andato in doppia cifra in quattro partite di EuroLeague consecutive. In campionato, però, gli sono stati concessi minuti con il contagocce. La guardia ha giocato appena quindici partite, con 10.3 minuti di media, mentre nei playoff è stato in campo solo 3 minuti.

Ora, a Cantù, la nuova missione: dimostrare, da guardia titolare è un giocatore vivo. E pronto a lasciare il segno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA