Pallacanestro Cantù / Como città
Martedì 11 Novembre 2025
Brienza, ecco la luce: «Vittoria di cuore, ora testa al derby»
Basket serie A Il tecnico canturino a fine partita:«Forse è stata la nostra miglior partita della stagione. Avrei firmato per avere tre successi dopo sette gare»
«Wow, grande partita. Complimenti a noi e a Udine». Ci voleva proprio, dopo il terzo centello subito in trasferta. L’atmosfera magica di Desio, dove Cantù ha vinto tre partite su quattro disputate, ha certamente dato una mano. Più di tutto, però, Cantù ha dato la miglior prova di sé, in attesa di farlo anche in trasferta.
Coach Nicola Brienza vede una bella luce, forte e intensa, dopo la sfida vinta contro Dine: «Entrambe hanno disputato un’eccellente partita, noi con qualche errore e qualcosa da rivedere, tipo quei due tiri da tre concessi a fine quarto e nel supplementare. Ma è stata una partita di cuore, così come di attenzione. Avevamo di fronte una delle squadre che tira di più da 3 e le abbiamo tolto tanti tiri, anche sporcando le percentuali. C’è stata molta applicazione, forse è la nostra migliore partita della stagione: questo mi rende felice e inorgoglisce».
E c’è anche spazio non certo per un bilancio, per tirare una prima riga: «Bravi tutti, tutti hanno fatto ciò che serviva per raggiungere l’obiettivo. È stata una settimana complicata per via del turno infrasettimanale. Ma avrei firmato per avere tre partite vinte in sette partite. Speriamo ora di prendere le energie positive di queste due vittorie contro Cremona e Udine per disputare una bella partita a Varese».
Differenze
Ci si chiede come possa esserci così tanta differenza tra la Cantù battagliera che si è sempre vista a Desio, e quella che si lascia travolgere in trasferta: «Io chiedo anche fuori casa la stessa attenzione, il che non significa vincere per forza, ma perlomeno provare a competere, provando a fare quello che si prepara in settimana. In casa, il pubblico è stato fantastico. Scivolare come abbiamo fatto noi in trasferta non va bene, mi auguro fin da Varese di vedere uno step. Perderemo, ma spero con la faccia arrabbiata perché magari è andato male un dettaglio, non per un blackout irreparabile dopo dieci minuti».
Intanto, dopo Sassari, Cantù è stata brava a recuperare energie fisiche e mentali: «A Sassari ci siamo riposati: De Nicolao era così pieno di energie che si è voluto allenare il giorno dopo... Scherzi a parte, perdere in trasferta comporta avere l’umore sotto i tacchi e non è facile andare a fare partita di grande spessore dopo pochi giorni. Speriamo che questo sia l’ennesimo insegnamento, per un gruppo giovane che cresce e si sta conoscendo».
Talento
Si può dire Cantù abbia vinto grazie al talento? «Il talento c’è in questa squadra, ma non abbiamo un go to guy. Stavolta Sneed è stato super, ma abbiamo anche altre armi: è bello che ci possano sempre essere giocatori di riferimento. Cantù salva se tiene questa media? Si solito la salvezza si raggiunge a 11-12 vittorie. Quindi firmerei per chiudere con 12 vittorie. Ma sono conti, poi c’è la realtà del campionato».
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