Cagnardi: «Settimana difficile. Aver vinto è stato importante»

Ilo coach di Cantù dopo il successo contro Vigevano: «L’avvicinamento è stato problematico. Certi successi servono al Dna vincente»

Una vittoria festeggiata davanti al minuscolo figlio in braccia alla mamma e dotato di cuffie antirumore. Una vittoria meno agevole rispetto alle ultime, che consente a Cantù di allungare la serie positiva a cinque successi consecutivi, striscia già inanellata a inizio stagione.

Difficoltà che coach Devis Cagnardi non fatica ad ammettere. Anche perché, rivela, la settimana di lavoro è stata più complicata di quanto in realtà non fosse trapelato in avvicinamento alla partita: «È stata una partita dura, contro una squadra decisa e determinata. Ma mi aspettavo qualche difficoltà: noi eravamo reduci da una settimana difficile, con Moraschini fermo per una gastroenterite, Young con un risentimento all’adduttore, e Nikolic scavigliato».

Premessa necessaria per spiegare qualche alto e basso, prima dello strappo decisivo nei minuti finali dell’ultimo quarto: «Non siamo entrati in partita con la nostra fisicità, almeno fino al terzo quarto. Poi però abbiamo concesso soli 26 punti in 25 minuti, inoltre siamo stati anche bravi a distenderci in contropiede. Una volta messo al sicuro il risultato, abbiamo gestito bene».

Esperienza e realtà insegnano che non si possono vincere tutte le partite in carrozza, o quasi, come le ultime, nonostante lo scarto sia importantissimo: «È stata una partita nervosa, dura e sporca, quasi da playoff più che da regular season. Vincerla così ci dà tanta fiducia. È una vittoria diversa dalle ultime, ma siamo comunque arrivati all’obiettivo. Garantisco che una vittoria ottenuta con queste modalità, aiuta a costruire il Dna di una squadra che vuole vincere».

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