
(Foto di gorini)
Basket Il presidente Allievi ospite del Derthona nel weekend di inaugurazione della nuova struttura: «Palazzetto tradizionale e dotato di tutti i comfort»
cantù
La trasferta a Tortona, dove sabato è andata in scena l’amichevole tra Cantù e Virtus Bologna, è stata anche un’occasione per dare un’occhiata al fiammante palazzetto della città piemontese.
Inserito in un’area di 70 mila metri quadrati, con campi di basket e padel all’aperto, dotato di una palestra di allenamento – dove ha giocato Cantù con la Virtus -, ristorante, sala pesi e altri comfort, il nuovo palazzetto è una grande novità per una realtà in ascesa come Derthona Basket.
Il presidente di Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi, è stato ospite della dirigenza di casa: «Il patron Beniamino Gavio e il presidente Marco Picchi sono entusiasti di questa struttura. L’ho trovata molto bella e funzionale. Rispetto alla nostra nuova arena? La capienza è simile, 5 mila posti, ha una forma molto diversa ed è un palazzetto tradizionale, ma dotato di tutte le comodità e delle migliori soluzioni che offre la tecnologia. Sicuramente sarà sfruttato anche per eventi diversi dal basket. La nostra sarà una struttura più “all’americana”».
Inoltre, come ha detto patron Gavio, «è un regalo alla città», un’opera finanziata privatamente. Un particolare che lo differenzia dal progetto dell’arena: «Come noi, hanno giocato per anni fuori sede, a Casale Monferrato. A differenza dell’arena di Cantù, l’impianto di Tortona non è in centro, è in un’area con tanti parcheggi ed è posto vicino all’uscita dell’autostrada».
In definitiva? «Un bell’impianto, ben assemblato e completo, dotato delle più moderne attrezzature. Complimenti».
Con la dirigenza piemontese, Allievi ha poi parlato di basket giocato: «Anche loro sperano in una grande stagione, com’è giusto che sia. Noi vogliamo stare con i piedi per terra: l’obiettivo è una salvezza tranquilla, il sogno è di toglierci qualche soddisfazione…».
Allievi ha visto la squadra contro la Virtus: «Mi è sembrata giù unita e vogliosa, contro Bologna è stata molto determinata: alla fine abbiamo perso solo di 3 punti, avendo in mano il pallone del pareggio. A Venezia abbiamo pagato un po’ la stanchezza del viaggio e della partita precedente. Per ora ho riscontri positivi da parte di Brienza e Santoro».
Ultima settimana di abbonamenti, l’obiettivo è arrivare a quota tremila: «Ci crederò fino in fondo, vedremo poi se prorogare ancora di qualche giorno i termini, ma non ne abbiamo ancora parlato. Ci aspettiamo che il pubblico sia il sesto uomo. Faccio un appello a chi ci vuole bene: il modo migliore per starci vicino è fare l’abbonamento».
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