Cantù, gara spartiacque. Sigilli al secondo posto oppure crisi certificata

Basket A2 Una vittoria nel confronto diretto a Torino consentirebbe ai biancoblù di blindare la piazza d’onore. L’eventuale sconfitta potrebbe avere gravi ripercussioni

Dopo Trapani, il vuoto in classifica. Ma a contendersi uno spazio, meglio forse dire un ruolo, ci sono due squadre: Cantù e Torino. Oggi alle 18, al Pala Gianni Asti di Torino, le due squadre sono alla ricerca proprio di questo, ossia ritagliarsi una posizione di spicco, per quel che si può ancora fare considerando lo strapotere di Trapani.

Ci sono tutti

Entrambe sono appaiate a quota 24 punti nel girone Verde di A2, ma Cantù ha un piccolo vantaggio – ed è virtualmente seconda proprio per questo motivo -, ossia quel +13 a proprio favore con cui ha chiuso la sfida a Desio lo scorso ottobre: finì 96-83 ed era un periodo di piena salute, in cui la S.Bernardo era in serie positiva, avendo vinto la sua 5a partita di fila. Ma attenzione al fattore campo: Torino in casa non ha mai perso, con un ottimo 8/8 negli incontri sin qui disputati.

Il quadro generale per Cantù non è poi cambiato di molto, a livello di posizione, ma è cambiato certamente il contesto. Cantù nella regular season aveva perso, negli anni di A2, due partite consecutive solo una volta, la scorsa stagione. Ma mai era arrivata a perderne cinque a prima fase ancora in corso. Grande responsabilità – anche a ragione - a questo dato statistico, è stato dato alle assenze che hanno contrassegnato questi tre mesi di campionato. E che di fatto non hanno mai consentito a coach Devis Cagnardi di poter schierare la miglior formazione del caso.

Oggi, però, le cose in parte cambiano. Perché, sulla carta, i giocatori ci sono tutti. Ma non tutti al 100%. Burns è stato recuperato, ma si è allenato poco e il dolore alla caviglia ancora c’è. Ma uno come lui, l’ha detto Cagnardi, serve sempre. Bucarelli è sicuramente sulla via della guarigione, ma anch’egli non può certo dirsi in grande forma, avendo giocato su una caviglia in disordine. E poi c’è Cesana, recuperato dal punto di vista dell’infortunio, ma praticamente da ricostruire atleticamente essendo stato fermo due mesi e mezzo.

Pure Torino è in condizioni simili, con la squadra al completo, ma con qualche giocatore appena rientrato. Ma non sono queste le sfide in cui si possano fare le conte. Chi c’è, c’è. E dovrà dare tutto.

Sul filo del rasoio

Perché, specialmente sulla sponda canturina, un’eventuale sconfitta certificherebbe una crisi, al di là anche del dover abdicare dal secondo posto, peraltro ancora recuperabile nelle quattro sfide che mancheranno al termine della prima fase.

Una vittoria, invece, consoliderebbe la seconda piazza: Torino verrebbe staccata e il 2-0 nei confronti diretti sarebbe più di un’ipoteca sul secondo posto e, di conseguenza, anche sulla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia.

Cantù può quindi giocarsi le sue carte contro una squadra oggettivamente forte, che in casa non ha mai perso. Per Cantù, essere la prima a espugnare il palasport torinese darebbe anche una bella spinta emotiva, dopo aver fatto lo scalpo anche alla capolista Trapani. Un gran bel viatico per chiudere bene una prima fase con tante luci, ma anche con qualche ombra da cancellare.

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