Dalmonte ammette: «Cantù ha sempre comandato»

L’analisi dell’ex allenatore biancoblù sconfitto ieri insieme alla sua Nardò

Mastica amaro, ma riconosce la forza di Cantù coach Luca Dalmonte. Il Nardò è giunto a vedere il fanalino di coda del treno canturino ma non lo ha mai fermato. «Siamo arrivati a tre punti da loro - attacca Dalmonte -, ma è pur vero che Cantù ha sempre comandato. Il mio discernimento riguarda il primo step di analisi da cui partire e cioè l’approccio al match. Loro hanno avuto un vantaggio immediato. Noi siamo riusciti ad avere una reazione in parte tecnica ed in parte emotiva che ci ha portato a giocare con la palla in mano ad un possesso da loro».

Dalmonte sospira: «Al di là di questo, però, dobbiamo imparare ad avere un impatto differente e la squadra deve avere tutti connessi e tutti devono dare un contributo. Non possiamo permetterci che il contributo non sia di tutti. Quindi, ripeto, serve un approccio fondamentale e un contributo di tutti. Poi si può parlare dei 10 tiri di differenza, in una partita che si decide, in pratica, con un possesso di fatto».

Spiega ancora il coach neretino: «Dieci tiri sono tra rimbalzi offensivi concessi e palle perse. Dobbiamo fare molta più attenzione soprattutto considerata la loro fisicità sotto canestro».

Ultimo dato riguarda il 9/19 dalla lunetta. «È un dato numerico e i numeri non mentono. Questo è un punto su cui si può migliorare ma non è nel potere d’intervento del coach. Nel mio potere ci sono l’approccio e il contributo di tutti. Poi è anche vero che tre attenzioni in più in attacco e tre in difesa valgono 6 possessi e 6 possessi fanno sempre la differenza. A maggior ragione se si gioca con una squadra come Cantù».

© RIPRODUZIONE RISERVATA