Gilyard, è davvero lui il nuovo play di Cantù. Ha colpito Brienza

Basket serie A Ormai imminente l’annuncio ufficiale dell’ingaggio dell’americano, domani ventisettenne

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Nessun dubbio, la notte non ha portato sconvolgimenti o retromarce, da una parte e dall’altra. Cantù ha scelto il suo nuovo playmaker, che risponde al nome di Jacob Gilyard.

Compirà 27 anni domani e, probabilmente oggi sarà annunciato dal club di via Como. Dopo l’ala nigeriano-statunitense Ife Ajayi, ecco quindi il secondo straniero, un altro americano.

Un americano che ha disputato solo poche partite in Europa, avendo chiuso la stagione dallo scorso gennaio in Germania con i Niners Chemnitz, dopo averla cominciata negli States con i Cleveland Charge.

Ha alle spalle una carriera universitaria con i Richmond Spiders, successivamente ha firmato con i Memphis Grizzlies, venendo poi assegnato alla franchigia affiliata dei Memphis Hustle, in G League.

Dalla Germania

Il nome è confermato da più parti nell’entourage canturino e - altro particolare curioso - si tratta di una scelta del tutto slegata dalla Summer League di Las Vegas, dove sono presenti per Pallacanestro Cantù il general manager Sandro Santoro e coach Nicola Brienza. Il tecnico, in particolare, sembra essere rimasto particolarmente colpito da Gilyard per un paio di particolari. È un giocatore con punti nelle mani - circolano video in rete con tiri da tre scagliati senza esitazione anche da 9-10 metri - e nel caso anche utilizzabile come guardia. Il che regalerebbe ad Andrea De Nicolao, un play più tradizionale, minuti aggiuntivi sul parquet.

Inoltre, il fatto che abbia già giocato, sebbene per pochi mesi, in una squadra europea è stato un dettaglio importante nella scelta. E che l’abbia fatto in Bundesliga, torneo che il coach ritiene molto allenante, dà ulteriore valore alla scelta effettuata.

E com’è andata la stagione in Germania? I Niners Chemnitz hanno chiuso al quarto posto, fermandosi ai quarti di finali nei playoff, uscendo in gara-4 contro Heidelberg. Gilyard ha disputato 18 partite in tutto, con una media 12.1 punti, tirando con il 40% da tre, con oltre 6 assist smistati a partita. Ha tutte le caratteristiche di un play-guardia rapido, che ama tirare. Non è un gigante, anzi - è alto 174 centimetri - in difesa si mette in luce soprattutto per le palle rubate, grazie a una velocità di braccio notevole.

Ne mancano tre

Non resta quindi che attendere l’ufficializzazione da parte di Cantù, mentre continua la caccia a un centro e a un’ala piccola, entrambi americani.

Gli ultimi sforzi saranno destinati a un’occasione che si presenterà, per andare a completare il roster, impostato sul modello 5+5, che permetterà a Cantù anche di accedere ai premi distribuiti a fine anno per l’utilizzo di giocatori italiani.

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