Como Women e la festa metropolitana

Serata Era la festa che il nuovo main sponsor della squadra femminile, “Place Elite”, ha organizzato nella sede,da dove vende case a Milano e New York

Nella Piazza Baracca, a due passi dal centro, tamburellata dalle gocce di pioggia, il pullman blu notte con la scritta gigantesca Como Women ha parcheggiato attorno alle 18, con un po’ di anticipo rispetto al programma. Tra le colonne di auto del dopo lavoro milanese e qualche curioso che si fermava a vedere chi mai potesse scendere dalla balena meccanica.

Era la festa che il nuovo main sponsor della squadra femminile, “Place Elite”, ha organizzato della sua sede,da dove vende case a Milano, New York o Formentera, e da dove offre consulenze a 360 gradi, con il titolare Silvio Pelosi, ex calciatore dilettante, che faceva gli onori di casa, sui due piani degli uffici ricchi di opere d’arte disseminate qua e là. E dove all’inizio si è tenuto un workshop tra i vari sponsor della squadra. Poi un dj ha accompagnato la serata,e ben presto le ragazze più coraggiose hanno cominciato ad avvicinarsi alla consolle, per partecipare alle danze aperte da un curioso personaggio colorato, con tanto di ventaglio di piume, che si è dichiarato ex ballerino della Carrà. Picchi, Baldi, Di Luzio e la figlia del presidente Verga le più scatenate nelle danze anche con accenni di coreografia.

Il presidente Verga che gironzolava a fare pubbliche relazioni con ospiti del bel mondo milanese, il dg Keci che teneva d’occhio le ragazze, il ds Gobba che aiutava a smistare il traffico tra i due piani e l’allenatore Bruzzano che non disdegnava di fare due chiacchiere di calcio con chi lo interpellava.

La festa è stata un’occasione per lo sponsor di esprimere ancor più l’entusiasmo per questa nuova avventura vicino alla squadra, ma è arrivata anche in un momento in cui la squadra ha davvero tutto il diritto di festeggiare. Con un avvio di campionato che forse non è stato sottolineato abbastanza. Sette punti in quattro partite: lo scorso anno, a questo punto del torneo, in tasca la squadra aveva solamente un punto, e questo dà la misura di cosa voglia dire “alzare l’asticella”. Keci continua a predicare la salvezza, e appena gli si chiede qualcosa inerente ad ambizioni più alte, alza gli occhi al cielo, nel tentativo di mantenere la squadra con i piedi per terra. Però questo inizio di campionato ha confermato che le qualità di questo gruppo possono ad ambire ben più in alto di una salvezza all’ultima giornata.

L’allenatore, con il Milan, ha abbandonato il 4-3-3 per un 4-2-3-1 più adatto ad affrontare le rossonere: risultato, un 0-0 contro una squadra che ha un budget di 4.2 milioni contro il milione e due del Como. E uscendo dal campo senza subire gol

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