
Calcio Femminile / Como città
Martedì 14 Ottobre 2025
Show di Lehmann anche al Festival dello Sport a Trento
Intervista «Calcio e social possono andare di pari passo. Gioco e estetica curata – il trucco, le unghie lunghe, i tacchi alti – possono conciliarsi»
Como
”, anche quelle con le unghie lunghe». Parole e musica di Alisha Lehmann, calciatrice del Como Women e notissima influencer (si narra che sia la calciatrice più seguita al mondo), alla sua prima apparizione al Festival dello Sport di Trento.
Dopo l’incredibile vittoria contro la sua ex squadra, la Juventus, nella seconda giornata del campionato di calcio femminile, la svizzera si è presentata sul palco di Trento per parlare della sua carriera da calciatrice, e non solo.
«Calcio e social possono andare di pari passo, senza che l’uno escluda l’altro. Gioco e estetica curata – il trucco, le unghie lunghe, i tacchi alti, gli abiti attillati – possono conciliarsi. Io sono me stessa in tutte queste cose: sono così, lo sono sempre stata. E ci tengo – ha affermato – che le ragazze, guardandomi, capiscano che possono fare come credono, senza dar attenzione a chi nel 2025 ancora la pensa diversamente».
Nata in un piccolo paese della Svizzera (Tägertschi, una frazione di Münsingen, nel Canton Berna), ha iniziato a prendere a calci un pallone sin da subito: «Mi piaceva moltissimo, perché ero molto veloce. Più dei maschi».
L’esperienza in Premier League è durata sette anni, poi il trasferimento alla Juventus: «Tutti vogliono giocare per una grande squadra, non avrei mai potuto rifiutare. Ma ho giocato poco, mi è dispiaciuto anche se mi allenavo sempre bene. Io però non ho mai mollato, volevo dimostrare il mio talento anche in Italia».
Arriva così la scorsa estate l’opportunità del Como Women: «È un ambiente che mi piace molto – continua la svizzera – siamo una società tutta al femminile, e quindi per noi donne c’è una sorta di “potere” che possiamo detenere, senza essere subalterne ai maschi. Oltre a questo siamo una buona squadra, dobbiamo solo lavorare sull’affiatamento e potremo vincere molto».
E se il calcio non ha dubbi ormai di conoscerlo, la vera sfida resta quella con l’esterno: «Si pensa che quella dei calciatori sia una vita meravigliosa, ma bisogna anche considerare che lasciamo casa molto presto, che siamo spesso in trasferta e spesso sole. Il sostegno degli altri – allenatori, amici e famiglia – diventa fondamentale. Mia mamma c’è sempre stata ed è orgogliosa di me, così come i miei tre fratelli, che spesso sono presenti alle mie partite. Ma è importantissimo anche come si affrontano le cose: io cerco di vivere sempre nel presente, perché credo che sia questa la chiave per essere felici. Dico sempre: se non vedi un problema, vuol dire che problemi non ce ne sono. E non scherzo quando affermo che io, di problemi, non ne vedo davvero mai
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