A tutta Vojvoda. L’ex della partita che piace a Cesc

Un jolly per Fabregas. Può fare il terzino, ma anche l’esterno alto sulla trequarti

Dove lo metti sta, e la sua sufficienza la porta sempre a casa. Tra le sorprese di questo inizio di stagione del Como non si può fare a meno di citare Mergim Vojvoda, esterno classe ’95 che da quando veste la maglia biancoblù ha saputo garantire duttilità ed esperienza sulla fascia. O meglio, sulle fasce. Perché Vojvoda, come Fabregas insegna, è il classico giocatore jolly: può essere schierato sia a destra che a sinistra, in zona difensiva e offensiva, a seconda delle esigenze.

Per lui quella di lunedì sarà una sfida particolare: il ritorno da ex al Grande Torino, dopo cinque stagioni e mezzo in granata. Ai tempi del Toro, Vojvoda aveva sempre giocato come quinto di centrocampo di destra e a volte anche come braccetto nella difesa a 3. Con il Como invece, dopo che la scorsa stagione era sempre stato schierato terzino nella difesa a 4, ha provato a fare anche l’esterno alto sulla trequarti diretta da Nico Paz (tutti ricordano la genialata di Fabregas alla prima giornata, quando lo schierò in quel ruolo proprio contro la Lazio). Ora, con i rientri degli esterni come Addai e Rodriguez, è in ballottaggio fisso tutte le settimane con Smolcic per un posto da terzino destro.

Da quando veste la maglia del Como ha collezionato 22 presenze tra campionato e Coppa Italia, per un totale di 2 gol e 3 assist. Con lui in campo, la media punti dei lariani è altissima: 2,29 punti a partita. Per fare un parallelo, il Napoli campione d’Italia lo scorso anno ha chiuso la stagione con una media di 2,15 punti per ogni match. Ai canali ufficiali del club Vojvoda aveva dichiarato qualche settimana fa: «Sono arrivato qui infortunato, quindi volevo davvero restituire al club la fiducia che ha avuto in me. Non tutti avrebbero preso un giocatore non ancora guarito, ma loro ci hanno creduto». Scommessa vinta. E adesso Cesc se lo gode.

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