Battiti Como e Fabregas: c’è il Barcellona

Calcio La squadra azzurra alza l’asticella e si presenta al cospetto dei blaugrana al Trofeo Gamper, da brividi solo a pensarci

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Una serata di forti emozioni per tutti. Questo Barcellona-Como segna e segnerà la storia del club biancoblù, sicuramente più di qualsiasi altra amichevole che il Como abbia mai affrontato sinora nella sua storia.

Eppure è vero, ci siamo. Stasera alle 21 va in scena una sfida davvero impensabile anche solo fino a pochi mesi fa. In un appuntamento, peraltro, che è tutt’altro che secondario per il club blaugrana perchè celebra ormai da molti anni l’inizio della stagione del Barca contro ospiti selezionati tra club europei particolarmente prestigiosi o reduci da vittorie significative.

È una serata che fa battere il cuore a tutti, chi va in campo così come chi la segue da casa, fino all’ultimo dei tifosi. Ma il primo nome è il suo, quello di Cesc Fabregas. Il Barcellona è casa sua, la prima volta che indossò la maglia blaugrana aveva dieci anni. Da lì è cominciata la sua straordinaria carriera, da lì è partito sedicenne per tornarci una decina di anni dopo, quando già era una stella di livello mondiale, con quella maglia ha segnato la sua prima tripletta, ha segnato un gol agli eterni rivali del Real, ha coronato i suoi sogni di bambino, per certi versi impareggiabili nonostante i successi già raccolti nell’Arsenal.

E poi, c’è il sostanzioso gruppo degli spagnoli: per Sergi Roberto l’emozione è fortissima, il Barcellona è stata la squadra di tutta la sua vita, diciotto anni in blaugrana per uno che ne ha trentatre vuol dire più della metà. Il più giovane Alex Valle quella maglia l’ha vestita per nove anni, anche lui fin da bambino. Per loro sarà speciale, ma anche per tutti gli altri spagnoli. Per chi viene dal Real, come Nico Paz e Ramon, è la sfida più sentita. Ma anche chi spagnolo non è, si stropiccerà gli occhi. Giocare contro il Barcellona davvero è un sogno che si realizza, per tutti. Ed è il primo segno concreto di come il Como sia diventato una squadra di alto livello, al di là di ogni considerazione sulla bellezza del lago e il turismo Vip. Che da soli non sarebbero bastati per arrivare al Trofeo Gamper.

Peccato per la mancata disponibilità del Camp Nou: nello storico stadio di Barcellona la sfida avrebbe avuto ancora più fascino, e i tifosi del Como avrebbero trovato lo spazio che stasera non avranno, ad eccezione di pochissimi fortunati. Ma questo nulla toglie al valore dell’evento.

Ieri sera Fabregas ha tenuto una conferenza stampa prima dell’allenamento di rifinitura che la squadra ha sostenuto direttamente sul terreno del Johan Cruyff. Il tecnico del Como ha ribadito la sua emozione davanti alla stampa spagnola, che lo ha accolto con molta curiosità.

Ha parlato della sua squadra, e del mercato, riferendosi anche all’interesse per il portiere blaugrana Inaki Pena. «Tutti i grandi giocatori sono i benvenuti, soprattutto quelli che possono comprendere bene la nostra idea di gioco. Se ci sarà un’opportunità di mercato, si vedrà e si analizzerà. Cercheremo di fare il meglio per questo club».

Riferendosi agli avversari che incontrerà stasera ha speso parole per Yamal, «un giocatore incredibile, un’ispirazione per tanti giovani» e per il suo collega Flick. «Spero di potergli parlare una ventina di minuti – ha detto Cesc – ho tante domande da fargli. Ha una sua idea e la porta avanti, col pressing alto e la linea di difesa avanzata, è una novità interessante».

Un’occasione per crescere, anche questa. Ma soprattutto una serata da gustare. Essere arrivati qui è già un primo grande successo. Si gioca alle 21, partita in diretta su Comotv e Dazn.

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