Boquete, botto spagnolo anche per il Como in rosa

La presentazione della centrocampista che ha vestito anche le maglie di Bayern e Psg: «Progetto importante»

Un altro pezzo grosso in arrivo in casa Como. Ma stavolta si tratta del Como femminile, che si è portato a casa Vero Boquete, giocatrice dalla carriera lunghissima e prestigiosissima. E’ stata presentata ieri in grande stile allo stadio Sinigaglia, insieme a lei la responsabile del settore femminile biancoblù Heather O’Reilly, la direttrice sportiva Monica Caprini e l’allenatrice della squadra che quest’anno giocherà in serie B, Selena Mazzantini.

«Siamo orgogliosi di avere con noi un talento di caratura internazionale, la sua scelta è indicativa delle ambizioni della società. Professionalità, mentalità vincente, un’atleta che vive il calcio a 360 gradi», spiega Mazzantini.

E in effetti la stessa Boquete, in perfetto italiano, ricorda che «l’Italia è l’ottava Nazione in cui gioco nella mia carriera. Ho giocato in tre continenti diversi, con la Nazionale – in cui ha giocato per dodici anni – ho giocato Mondiali ed Europei, sono qui anche per aiutare tutti a crescere».

Tra le maglie che Boquete ha vestito, anche quelle di club come Bayern e Psg, in Italia gioca già dal 2020, una stagione e mezza con il Milan e fino allo scorso mese di giugno con la Fiorentina. Oltre cento presenze e una trentina di gol in cinque anni. Ha fatto anche la commentatrice televisiva, in Spagna, anche nelle partite della Nazionale maschile.

«Le grandi ambizioni del nostro club ci porteranno a confrontarci con giocatrici di grande livello – spiega O’Reilly -, una figura di questo spessore è importantissima, sia per le sue qualità tecniche che per quelle umane e professionali».

Anche se per ora il Como dovrà giocare la serie B, sfida inconsueta per una giocatrice di questo livello. «Ma per questo interessante, soprattutto conoscendo le ambizioni del Como».

Centrocampista, come Cesc Fabregas. Che ha conosciuto di persona, «abbiamo partecipato a eventi Fifa insieme. Spero di avere l’opportunità di seguire anche i suoi allenamenti, del calcio mi interessa tutto, anche la parte degli allenatori, gli aspetti dirigenziali. Certo, la sua presenza come quella di tanti spagnoli è stato uno stimolo in più nel prendere questa decisione. Nel mio Paese il calcio femminile in questi anni è cresciuto tanto, sono felice di aver contribuito in parte alla crescita del movimento, Ringrazio la società per avermi offerto l’opportunità di far parte di un progetto così importante, sono qui per essere parte di qualcosa di ambizioso».

La sfida, ora, è prima di tutto quella di portare il Como in serie A. «E non sarà facile – ricorda Mazzantini -, perchè alla fine del campionato salirà una squadra sola. Noi abbiamo le possibilità per riuscirci ma ci sarà tanto da lavorare. Il Lambrone sarà il nostro centro sportivo, ma giocheremo anche qualche partita al Sinigaglia».

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