Brienza non si fida: «Mi aspetto da Sassari una prova d’orgoglio»

Intervista «È in crisi di risultati, ma non certo di prestazioni – ha detto l’allenatore canturino

Cantù

È necessario uno step per le partite in trasferta. È l’auspicio, meglio dire la chiara indicazione che Nicola Brienza ha dato – e non smetterà nemmeno oggi, è ovvio – di dare ai giocatori prima e dopo l’atterraggio in Sardegna.

Dopo la bella vittoria di domenica contro Cremona a Desio, domani alle 20.30 Cantù sarà infatti impegnata nel turno infrasettimanale di campionato contro una Dinamo Sassari in piena crisi tecnica, reduce da cinque ko in campionato. Sarà la sesta giornata, a metà di una settimana che porterà Cantù tre volte in campo, con ultimo impegno domenica a Desio contro Udine.

Coach Brienza non si fida e sa bene cosa può scattare nella testa di un giocatore quando c’è un cambio in panchina. E, in ogni caso, questa Sassari non è in nessun modo una squadra da sottovalutare. Non inganni la classifica del tutto deficitaria dei sardi: «Sassari è in crisi di risultati, ma non certo di prestazioni – ha detto l’allenatore canturino -, una situazione che ha portato a un cambio in panchina. Sotto certi punti di vista, Sassari ha perso ma senza demeritare contro Cremona. Ed è riuscita a stare in partita fino alla fine contro Milano. Inoltre, in Fiba Europe Cup hanno vinto qualche partita. Quindi, c’è qualcosa che è andato storto, ma in queste prime settimane di stagione ci sono state anche buone performance e delle vittorie».

Ogni cambio in panchina, spesso porta in allegato una reazione da parte del gruppo: «Mi aspetto una Sassari responsabilizzata. Dopo un esonero, i giocatori vorranno dare un segnale con una prestazione di nervi: vanno fatti i conti con l’orgoglio della squadra e del club. Servirà grande attenzione e concentrazione, per quaranta minuti, su quello che dobbiamo fare».

E per migliorare, sa che un passettino in avanti ora va fatto anche lontano da Desio. Fuori casa, Cantù è ancora a bocca asciutta: «In maniera diversa, a Trento e a Brescia non siamo stati competitivi per lunghi tratti. Sarà quindi fondamentale disputare una partita di solidità, consci che nell’ultima partita ci sono stati dei passi in avanti a livello di squadra. Ebbene, fuori casa potrebbe non essere ancora sufficiente, quindi serve un ulteriore passettino in avanti. Dobbiamo evitare di cadere nei nostri difetti, ossia in quei momenti di appannamento che ci condizionano».

Brienza sa anche molto bene quanto sia importante questa settimana per il cammino di Cantù: «È anche una settimana particolare, con una partita infrasettimanale a cui non siamo abituati. Ma abbiamo iniziato bene e non vogliamo fermarci. Trovarsi in palestra con due punti in più in classifica ha aiutato in palestra, ma guai a far calare la nostra attenzione: in trasferta non abbiamo ancora dimostrato nulla».

Il sogno è ovviamente l’en plein, ma Brienza vola basso: «Fare risultato sarebbe importante per tante cose. Ma io ora sono molto concentrato sul discorso prestazionale. Ossia essere competitivi per tutta la partita, arrivando lucidi e in gara alla fine, per giocarci la vittoria».

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