Butez: «Adesso vogliamo di più»

Il portiere del Como: «Otto mesi fa avremmo festeggiato il pari con la Cremonese, ora...»

«Lo spogliatoio è frustrato. Vogliamo di più, ovviamente». Sono queste le prime parole di Jean Butez, portiere del Como, dopo il pareggio contro la Cremonese, l’ennesimo arrivato da situazione di vantaggio: «Due punti che potevano essere importanti, a questo si aggiunge anche il rosso a Jesus che non potrà esserci d’aiuto nella prossima (o le prossime?) partite. Il gol subito è una situazione complessa, perché quando c’è una palla inattiva a uscire è sempre difficile, sia per me che per i difensori, riuscire a impattarla in maniera decisa. In quel caso Diego Carlos è stato sorpreso dalla traiettoria. Lavoriamo molto su questo, ma in generale dobbiamo essere più decisi».

Butez commenta poi la sua prestazione, sottolineando cosa voglia dire fare il portiere in una squadra abituata a tenere in mano il pallino del gioco e attaccare: «Nel mio lavoro è importante essere concentrato, anche nei momenti di partita in cui stiamo attaccando. Devo stare attento alle palle lunghe che arrivano in profondità per anticipare gli attaccanti e tenere alta la linea. Questo tipo di situazioni sono complesse».

«Duelli irruenti»

L’estremo difensore lariano si sofferma poi sulla situazione dei cartellini, decisamente troppi nelle ultime partite in casa Como: «Siamo giovani ma non è una giustificazione. Il fatto di essere aggressivi e sempre alti con la linea ci porta tante volte a fare fallo per evitare le ripartenze. Abbiamo tanta motivazione e da questa nascono duelli irruenti».

Infine sulla crescita della squadra: «Siamo concentrati su noi stessi e non ci interessano i paragoni. Vogliamo fare meglio partita dopo partita, questo è l’unica cosa che conta. C’è una grande differenza rispetto a otto mesi fa. Abbiamo più qualità e anche io mi sento cresciuto. Gli obiettivi sono cambiati. L’anno scorso saremmo stati felici di questo risultato, oggi no, ma tutto serve per imparare. Pensiamo già alle partite con Atalanta e Juve».

L’avversario

Da un portiere all’altro, anche Marco Silvestri ha commentato il punto ottenuto a Como, che consente alla Cremonese di rimanere ancora imbattuta in serie A: «Un punto importante. Il Como è fortissimo e ben organizzato. Abbiamo dimostrato grande solidità e siamo stati capaci di subito. Dobbiamo essere questi: lottare, lavorare per il compagno e aiutarci».

Silvestri è stato chiamato in causa all’ultimo, dato il forfait di Audero nel riscaldamento: «Mi sentivo tranquillo anche se sono stato chiamato in causa alla fine. Non mi era mai successo, ma avevo tanta voglia e adrenalina addosso, anche per dimostrare qualcosa a chi mi ha sbattuto la porta in faccia. Ho fatto fatica questa estate a trovare una soluzione e sono molto contento di esser qui a Cremona. Nel giro di un anno son passato dall’essere sulla bocca di tutti a non essere considerato. Penso di poter dare il mio contributo anche a 34 anni. Dedico questa partita a mia moglie Sofia. Tutte le settimane le affronto come se dovessi giocare titolare. Imbattibilità? So come la pensa il mister ma secondo me aiuta, perché questa cosa ti da consapevolezza di essere difficili da battere».

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