Butez: «L’anno scorso avremmo perso»

Il portiere del Como dopo il pareggio a Parma: «Stiamo crescendo»

«Penso che sia un ottimo punto per il Como». Jean Butez è soddisfatto per il pareggio, un piccolo ma utile passo in avanti per il Como. Anche perché, di spazi era difficile trovarne, contro un Parma molto compatto: «Non era facile per Morata e Douvikas trovare soluzioni efficaci». Ma il vero passo in avanti, per il portiere del Como, è la crescita a un anno di distanza: «La scorsa stagione, questa sarebbe stata una partita persa. Ora, tutti insieme, difendiamo in blocco, la squadra è molto più compatta. E, soprattutto, evitiamo di subire quei gol che potrebbero costarci una sconfitta».

Quanto è importante per un portiere non subire gol? Per Butez è già il secondo cleansheet, dopo quello contro la Juventus: «Sono sincero, per me ha più un valore statistico. Il cleansheet lo giudico sempre come un ottimo risultato della squadra, non tanto del portiere. Perché la fase difensiva, a ben guardare, comincia da Morata, con il suo pressing sul portatore di palla avversario. Quindi, tutta la squadra merita di essere celebrata in queste occasioni, non solamente il portiere. Un plauso ai difensori: Kempf, che ha giocato con la cicatrice in testa e Carlos, per lui non era una partita facile».

Butez, scelto lo scorso anno anche per le sue spiccate doti di palleggiatore, di portiere molto abile con i piedi, “spiega” il lavoro di un numero 1 alle dipendenze di Fabregas: «Dobbiamo stare alti, vicini alla linea difensiva per prevenire le palle lunghe. Dobbiamo essere pronti a trovare la soluzione e avere una comunicazione importante con i compagni. E, ovviamente, lavoriamo tanto con il pallone in allenamento, per avere sempre più confidenza con questo sistema di gioco».

Butez ha parlato poi della sua esperienza a Como e dei rapporti con la società: «Abbiamo contatti con la famiglia Hartono, non con i due fratelli proprietari. C’è un loro emissario, che è qui con noi al centro sportivo. Sono persone molto positive, ci spronano a fare meglio. Il calcio italiano? Mi piace tutto. In Belgio giocavo all’Anversa, una tappa fondamentale, grazie alla disputa delle coppe europee. Sono cresciuto in questi mesi a Como».

Per il Parma, ha parlato Hernani, brasiliano da molti anni in Italia: «Mi sono trovato bene, manca ancora qualcosina per essere al meglio. La squadra dimostra di crescere ed essere più matura, contro il Como abbiamo giocato alla pari. E forse avremmo meritato qualcosa in più». Giocatori come Hernani ed Estevez servono in una squadra molto giovane: «Il mio obiettivo è sempre stato aiutare il Parma: è un club che mi ha dato tanto e io credo di aver restituito qualcosa».

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