C’è (sc): finalmente parla Fabregas

La conferenza Prime dichiarazioni ufficiali del tecnico lariano in vista della Como Cup di stasera (ore 20.30). «Sempre stato convinto di restare qui: abbiamo fame. Con il Milan in Australia? Ingiusto per i nostri tifosi»

Una conferenza stampa affollatissima, la prima della stagione. Una pioggia di domande per Cesc Fabregas. Sereno, concentrato, felice di quello che lo aspetta.

«L’obiettivo è fare di più dell’anno scorso, acquisire ancora maggior valore. Bisogna crescere in tutto, più compattezza, più qualità, ma qui nessuno ha parlato di Europa, ci interessa solo migliorare. In quanto a me, no, non sento pressione né mi sento diverso: nel calcio ci sono solo l’oggi e il domani, se sbagli oggi domani devi ricominciare da capo, quello che hai fatto prima non conta».

Incertezza

Nel suo ieri, però, c’è stata quell’incertezza sulla sua permanenza, di cui farebbe a meno di parlare, «perchè ai tifosi questo non interessa. Perchè non vi ho mai detto con certezza che sarei restato? Perchè era giusto così, quando si arriva in fondo a una stagione le cose vanno analizzate, non capita solo a me. Ho parlato con altri club perchè sono curioso, mi ha fatto piacere ascoltare, e la società lo ha sempre saputo. Ma io non ho mai avuto nessun dubbio».

Vero o non vero, a questo punto importa poco. Importa di più il fatto che se Cesc ha scelto di restare è perchè ha avuto la certezza di poter lavorare come gli piace, e di poter essere accontentato nelle scelte di mercato. «Abbiamo fatto l’ottanta-novanta per cento di quello che avevamo programmato. Quindi meglio dell’anno scorso, quando tanti giocatori sono arrivati verso la fine. Morata? Vediamo che succede, non voglio parlare di cose non fatte». Si sbilancia di più invece su Ramon, ormai fatto, e spiega che «cercheremo anche un altro difensore e vedremo cosa fare con i portieri, se prenderne un altro». Ammette di aver fatto anche una riflessione sul centrocampo, a suo tempo aveva parlato della necessità di un giocatore che desse più fisicità lì in mezzo.

«Ci ho pensato, ho avuto il dubbio, ma con i nostri giocatori siamo a posto. Ora che abbiamo anche la conferma di Perrone e abbiamo recuperato Sergi, forse perdiamo qualcosa in fisicità ma guadagnamo in qualità e in giocatori che sanno mettere in campo le nostre idee. Va bene così». Tante risorse in attacco, qualche possibile problema di coesistenza, come per esempio tra Paz e Baturina, o no? «Possono giocare insieme, qui tutti possono giocate insieme a tutti». E non ci sarà secondo Fabregas il problema che qualcuno rischi di svalutarsi giocando un po’ meno vista la tanta concorrenza. «Tanti di loro sono giovani, non dobbiamo valutarli su due mesi ma su tutto il loro percorso. E più concorrenza c’è meglio è, voglio una squadra in cui chi subentra possa dare anche qualcosa di più di chi è uscito, dunque alzare la qualità di tutti è necessario, più risorse ci sono meglio è».

Un discorso che riguarda anche qualche possibile partente, su tutti Cutrone. «Patrick si sta allenando benissimo, mi sta piacendo molto. Deve vedere lui cosa fare, se resta con lo spirito giusto, sapendo che potrà capitargli di non giocare, per me può anche restare, non c’è nessun problema. Tutti devono essere bravi ad adattarsi, avete visto l’altro giorno come ha fatto bene Van der Brempt da centrale, per esempio?».

Messi?

Tra le tante curiosità qualcuno gli chiede anche di Messi, vista la presenza della moglie in tribuna con il Lille. «In verità lei era ospite a casa mia, è molto amica di mia moglie, i nostri figli si conoscono, è venuta a farsi una vacanza. Leo al Como? mai dire mai, nella vita tutto è possibile... - frase che è bastata ad accendere i social, anche se visibilmente era una battuta, ndr - Ma Messi sta molto bene lì dov’è».

Infine sul possibile match contro il Milan in Australia: «Non è mai successo e già dice tutto. Io non sono stato interpellato. Lo trovo ingiusto per i nostri tifosi»

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