Como ad altezza Parma. Un test di maturità e ora servono nuovi gol

Calcio Il test con la capolista ha per lo più soddisfatto. La squadra lavorerà per avere più soluzioni offensive

Una partita che si può leggere in tanti modi. Più positivi che negativi, sicuramente. Perchè il punto conquistato dal Como contro il Parma è un ottimo punto, sotto tanti aspetti. Innanzitutto, il valore dell’avversario. Una squadra che forse da un certo momento in poi si è anche accontentata del pareggio, ma che resta per tanti versi la migliore vista al Sinigaglia.

Test

Fraseggi, giocate in velocità, ripartenze micidiali, tanta qualità individuale e di squadra. Insomma un test che non lascia alibi, e che il Como ha superato. Anzi, forse con un po’ di convinzione in più nel finale si sarebbe anche potuto vincere. E’ stata questa del resto la sensazione riportata da Osian Roberts in conferenza stampa, ovvero che i suoi giocatori erano rammaricati per non aver vinto. Anche se, aggiungiamo noi, per vincere bisognerebbe anche tirare in porta, cosa che di fatto nel secondo tempo il Como non ha quasi mai fatto...

Ma va bene così. Meglio prendere la parte mezza piena del bicchiere perché stavolta è giusto. Considerando anche che quel gol subìto dopo due minuti - a proposito, non era comunque un po’ presto per lasciare totalmente vuota la propria metà campo, buttandosi tutti in avanti contro una squadra così pericolosa? - avrebbe potuto essere un colpo mortale. E invece non lo è stato, anzi. C’è stata una bella reazione, di caparbietà e di occasioni che hanno poi portato al bel movimento sull’azione del gol. Un pressing alto che ha consentito a Da Cunha e Verdi di giocare la palla decisiva. Dopo la batosta di Palermo prendere una rete quasi a freddo avrebbe potuto avere conseguenze che il Como invece è stato bravo a evitare.

Dire che poi da lì in poi sia stato un partitone no, non si può dirlo. Ma quantomeno è stato un combattimento ad armi pari con la migliore del campionato. Riuscendo oltretutto a limitare l’attacco più forte di tutta la serie B, cosa importante. E in questo senso è stata anche interessante l’idea di proporre Goldaniga al fianco di Odenthal e Barba. Scivolone sul gol a parte, la difesa ha lavorato comunque bene, e bene ha fatto anche Da Cunha chiamato a svolgere un lavoro più impegnativo sulla fascia ma consono alle sue qualità, che si sono viste anche in occasione del gol.

Resta sempre qualche incognita sull’attacco. Che produce sempre un po’ troppo poco. Certo, forse non era il Parma l’avversario contro cui mettersi a contare le occasioni, quelle vere, ma è comunque un dato su cui riflettere e lavorare visto che si va avanti così da un po’. Da quando, soprattutto, manca Cutrone. Lì forse servirebbe qualche idea nuova.

Reparti

Poco da dire sul centrocampo, dove le scelte sono obbligate e dove in fondo comunque Bellemo e Abildgaard tengono bene in piedi la baracca, e stavolta non era semplicissimo. Potrebbe servire altro? In alcuni frangenti forse sì, ma in questo momento non c’è. A proposito, bel gesto della squadra entrata in campo con una maglietta di sostegno a Ben Kone.

E allora che questo punto serva per rinfrancarsi. Perché domani c’è già il derby, e alzi la mano chi si sente al sicuro nonostante la classifica pessima dei blucelesti, e perchè poi c’è l’accoppiata Venezia in casa e Cremonese in trasferta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA