Como, aria di botti. A Lecce l’ultima del 2025

Dopo i ko con Inter e Roma e il riposo forzato, la squadra di Fabregas oggi torna in campo

Il nuovo anno del Como comincia con un po’ di anticipo e con molti propositi e desideri da realizzare, vecchi e nuovi. L’involontaria sosta prenatalizia è arrivata in un momento particolare, per certi versi il più difficile dall’inizio della stagione.

Sicuramente per i risultati, perchè al Como non capitava da tanti mesi di perdere due partite consecutive, ma anche per qualche situazione accessoria, tipo il duplice infortunio di Morata e di Diao, con le polemiche legate alla mancata convocazione di quest’ultimo con il Senegal e le conseguenti nuove problematiche per l’attacco, che potrebbero modificare i piani sul mercato.

Così come forse una diversa valutazione delle necessità per il centrocampo, con l’ammissione della mancanza di un giocatore più fisico, di cui per ora il Como non dispone.

Motivi di riflessione

Insomma, un momento in cui ci sono nuovi motivi di riflessione. E staccare dal campionato nello scorso weekend è stato probabilmente molto utile. Oggi si torna in campo contro una squadra che come il Como non ha giocato prima di Natale, e che diventa un test certamente sulla carta meno difficile degli ultimi due ma per altri versi molto impegnativo perchè il Lecce proprio grazie alle ultime due vittorie casalinghe sta risalendo verso il centro della classifica staccandosi dalla zona caldissima e potendo giocare quindi con più entusiasmo e più serenità di chi sente bruciare la terra sotto i piedi a ogni passo.

Anche il Como non corre alcun rischio, ma sicuramente non può permettersi di fallire un’altra partita. Per il morale, per la fiducia, non certo per la classifica, ovviamente.

È una specie di primo dell’anno anticipato, si diceva. Perchè oggi comincia una serie di gare intensissima, che proseguirà per tutto il mese di gennaio. Ed è importante cominciare questa serie con il piede giusto, anche perchè le prime tre gare – quella di oggi, poi l’Udinese in casa sabato prossimo e tre giorni dopo la trasferta di Pisa – possono consentire di accumulare un po’ di punti che possono poi fare comodo prima, per esempio, di affrontare Bologna e Milan nel giro di cinque giorni.

Nessuno scossone

Del resto, se le sconfitte con Inter e Roma non hanno sostanzialmente provocato conseguenze significative in classifica è proprio perchè prima il Como aveva ben rimpinguato il suo bottino. Riuscirci adesso, dopo questa doppia caduta, è il segnale che ci si aspetta per capire che tutto sia tornato in equilibrio e nella giusta dimensione.

Fabregas non ha parlato prima di questa partita, complici le feste. Le sue decisioni sulla formazione le scopriremo dunque soltanto pochi minuti prima della partita. A parte le assenze di Morata e Diao non dovrebbero esserci altri problemi. E stavolta in attacco è più probabile attendersi una soluzione più classica, per così dire, diversa da quella poco fortunata di Roma.

Quindi con Douvikas punta centrale, mentre sugli esterni dipenderà anche dalle condizioni di Addai, uscito dalla gara di Roma un po’ acciaccato. Come Caqueret, ma a centrocampo tornerà comunque Perrone che all’Olimpico era squalificato. Squalificato sarà anche Fabregas con i suoi vice Guindos e Perez, l’allenatore di oggi sul campo sarà Marco Cassetti.

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