Como, curva scatenata. Nsame debutta, assist e poco più

Parte dei tifosi del Como è entrata tardi allo stadio di Lecco, ma poi è stato gran tifo

Lo aspettavamo. Negli ultimi minuti di Como-Parma un tifoso gli aveva gridato: «Jean Piere, perché non entri?». Lui aveva sorriso, e aveva risposto: «Bisogna chiederlo all’allenatore». Lo spettavamo con il Parma, è arrivato con il Lecco. Jean Piere Nsame era il mistero, il punto interrogativo di questa squadra. Perché il pedigree lo circondava di una aspettativa superiore rispetto ai vati Ballet, Fumagalli, Gioacchini eccetera. Il debutto è stato condito da un assist per il gol di Bellemo e un’occasione mancata. Ma abbastanza per cercare la confidenza. A volte sembra uno che passa di lì per caso, ma maturerà. Tolto dopo un’ora di gioco. Non è ancora il Nsame che ci aspettiamo.

Derby. E’ derby. A scoppio ritardato, ma è derby. Perché i tifosi del Como entrano in ritardo, almeno il gruppo guida della curva (probabilmente le solite lungaggini di accesso), ma poi quando appare lo striscione Como 1907, il settore esplode di tifo e passione, mentre di là patiscono un po’ i due gol presi nel primo tempo, dopo la coreografia che richiamava il Resegone e le sciarpe con scritto “Lecchesi”. Stadio inglese, con un tabellone che sembra di un’altra epoca.

Cori secchi e possenti ad accompagnare gli azzurri. Che sono padroni del campo, sin dall’inizio, via dritto per dritto con l’assetto a tre fantasisti più la punta e la riscoperta di Iovine, che fa piacere ai tifosi. In curva del Lecco lo striscione di saluto a Josè La Cagnina, comasco ma che aveva giocato nel Lecco, scomparso ieri.

La partita si è giocata su un campo in pessimo stato: ma non è un sintetico?

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