Como, Fabregas non può accontentarsi

Calcio Con il Sudtirol a Bolzano la squadra biancoblù va a caccia di conferme nelle zone altissime della classifica

C’è fermento in zona playoff. E per quanto si continui a rivolgere molta attenzione a come Cesc Fabregas fa giocare, o intende far giocare, il suo Como, questo è anche un momento in cui i risultati cominciano a prendere un’importanza sempre più pregnante.

E le due cose, poi, sono anche direttamente collegate. Perché la decisione della società di cambiare, al di là di algoritmi e criteri estetici, parte comunque da quel presupposto a un certo punto risuonato molto forte: questa è una squadra che deve dichiaratamente lottare per la promozione in A. E che dunque non può accontentarsi di una sola vittoria in tre partite, tutte tra l’altro con squadre che non lottano per lo stesso obiettivo ma stanno decisamente più indietro.

Quella di Bolzano con il Sudtirol, numeri alla mano, è la partita contro l’avversario più forte dei tre. Una squadra che non sta andando benissimo in questo momento, ma che vale certamente di più della Feralpisalò e non meno del Lecco. È la prima trasferta targata Fabregas, ed è un banco di prova significativo di come, al di là di tutto, mister Cesc abbia trasmesso quel tipo di atteggiamento che ci vuole in trasferte come queste.

Del resto lui stesso lo ha ricordato l’altro ieri: serve tanta personalità. Aggredire alti, con intensità, ma stavolta con meno leziosità possibile. E con una concretezza maggiore davanti alla porta.

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