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Sabato 25 Ottobre 2025
Como, i piedi per terra. Cinque motivi per non illudersi
Le gare con Parma e Verona possono essere cruciali
Dopo una vittoria storica come quella contro la Juve, l’obiettivo unico del Como oggi è quello di frenare la forza dell’entusiasmo e mantenere i piedi per terra. Persino dopo il successo alla prima giornata contro la Lazio tutto sembrava semplice e scontato. Poi, sono arrivate la sconfitta di Bologna e il pari interno contro il Genoa a ristabilire l’equilibrio.
Per questo i prossimi due match contro Parma e Verona saranno delle gare che, paradossalmente, sapranno dirci di più sulle ambizioni del Como, chiamato a far bene anche contro formazioni che rimangono chiuse dietro e “fanno giocar male”. Abbiamo stilato dunque cinque motivi per cui, in questa fase, occorre non illudersi. Cominciamo:
Primo – È vero, una vittoria contro la Juve non può essere una cosa scontata. Ma c’è da considerare la situazione in cui riversavano i bianconeri. Intanto, non era mai successo che nessun difensore della Juve venisse convocato dalla rispettiva nazionale, e questo già la dice lunga. Poi, ci sono le qualità tecniche. Siamo davvero sicuri che il centrocampo con Locatelli-Thuram e Koopmeiners sia migliore di quello con Perrone-Da Cunha e Caqueret? Per non parlare della situazione societaria, ai minimi storici in casa Juve e incredibilmente esaltante per il Como. Insomma, una grande vittoria, ma forse era anche prevedibile.
Secondo – Dopo grandi successi, c’è sempre il rischio di uno stop. In questa stagione è già successo, come già ricordato, nelle gare successive alla bella vittoria contro la Lazio. Ma anche dopo i tre punti a Firenze il Como era stato fermato dalla Cremonese in casa. Quella con il Parma dunque non è una partita scontata.
Terzo – In virtù di quanto detto sopra, va segnalato che il Como non ha ancora ottenuto due successi di fila in questo campionato, sebbene sia rimasto imbattuto nelle ultime cinque giornate. Qualora vincesse a Parma, il Como stabilirebbe la sua miglior partenza di sempre considerando le prime otto partite di un campionato di Serie A.
Quarto – Oggi il Como gioca con la testa libera. Le giocate vengono facili, i contrasti, i dribbling. C’è un’unità di intenti tangibile, e questo è merito di Cesc Fabregas. Ma non va dimenticato che la rosa dei lariani è una delle più giovani del campionato e quando servirà esperienza in partite sporche, che potrebbero essere decisive, bisognerà fare i conti anche con l’aspetto anagrafico, che porta con sé pro e contro.
Quinto – Sarà banale dirlo, ma siamo solo all’ottava giornata. Lo scorso anno, di questi tempi, il Como faceva già la conta dei punti sperando di non retrocedere. Poi una seconda parte di stagione incredibile e quell’inaspettato decimo posto. Questo per dire che la strada è ancora lunga. Tutto può cambiare, in meglio o in peggio.
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