Como: partenza sprint e difesa concentrata. Può puntare in alto

Serie B Erano i mali apparsi nei due ko precedenti. Contro il Catanzaro la squadra ha cancellato quei dubbi e la partita ha confermato la validità della panchina

Qualcuno l’ha definita la miglior partita del Como sino a qui. Per quello che può valere questo riconoscimento, che peraltro forse spetta di più alla vittoria per 0-3 a Cittadella ma tant’è, sicuramente il successo sul Catanzaro è stata quantomeno una piccola impresa. Perchéi calabresi sino all’altro ieri erano la squadra del momento, osso durissimo per tutti, e c’è da giurare che ancora proseguiranno benissimo il loro percorso.

Capacità

Importantissima è stata la capacità di affrontare la partita in un altro modo rispetto alle gare precedenti. E che l’avvio vincente paghi lo hanno dimostrato sinora i fatti. Segnare, e ovviamente non prendere gol, nelle fasi iniziali ha avuto spesso un peso importante nelle partite giocate fino a qui. Citando ancora Cittadella, il Como dopo due minuti era già in vantaggio.

Viceversa contro il Parma, dopo otto minuti, e contro la Cremonese dopo un quarto d’ora il Como era già sotto. Non va sempre così, bastasse questo le partite di calcio sarebbero un’altra cosa. Ma soprattutto contro le squadre forti, abili a giocare ma ancora di più a gestire le situazioni, è un particolare che fa una netta differenza. Come l’ha fatta l’altro giorno.

Insieme a un altro aspetto, che in quest’ottica è assolutamente determinante, cioè la prestazione difensiva. Intesa come prova dei difensori ma anche come compattezza di squadra nell’impedire nei limiti del possibile agli avversari di rendersi pericolosi. Quella richiesta di attenzione espressa apertamente da Longo e concretizzatasi molto bene senza arretrare troppo ma anche senza eccessive smanie di gioco spumeggiante che avrebbero potuto risultare un suicidio. Perché di fronte c’era comunque uno degli attacchi più forti della categoria. E nonostante questo, il Como ha avuto sicuramente più possibilità di raddoppiare di quante ne abbia avute il Catanzaro di pareggiare.

Limite

Ecco, l’unico limite, se vogliamo, è stato questo. Non aver incrementato il vantaggio quando si è avuta la possibilità di farlo. Si è sentito spesso dire, da Longo così come dai giocatori, che l’importante è creare, finchè questo accade qualcuno che la butta dentro prima o poi c’è. No, non è stato sempre così nelle partite giocate sinora, e questo resta un difetto su cui lavorare. Ma certamente di risorse in questo senso il Como ne ha, e questo lo si è visto anche sabato. Con chi era in campo dall’inizio e con chi è subentrato. Sfruttarle bene è un dovere.

Il punto importante, comunque, è che si è rivista una squadra con personalità e qualità. Lasciamo stare le dissertazioni sul vero obiettivo finale, che non hanno nemmeno portato bene. E riprendiamoci la certezza che il Como può essere tra le squadre top.

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