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Lunedì 07 Luglio 2025
Como senza barriere, sarà un reality show
Novità Via i vetri divisori tra spalti e campo, per una visuale più diretta, più emozionale, più live
Intanto che sul “progettone” si ragiona con il bilancino del farmacista (tre cm più su, quattro cm più giù) c’è anche l’altra faccia dello stadio. Il Sinigaglia attuale, quello che sarà teatro di una rincorsa europea del Como, la prima della sua vita, che non fa stare più nella pelle i tifosi. E allora, mentre si progettano hotel, coperture e sky box del futuro, volete che la corsa alle prime posizioni della squadra, quella che chiamerà nuovi vip e più giornalisti al Sinigaglia, venga lasciata disputare senza un restyling dello stadio. Si fa quel che si può. E così, dopo aver trasformato un rudere che cadeva a pezzi, scrostato, pieno di pianticelle qua e là e laghetti spontanei sotto i tubolari, in un gioiellino blu royal, ecco il nuovo step. Quello annunciato e che molti aspettavano: via le barriere tra pubblico e squadra, via i vetri divisori tra spalti e campo, per una visuale più diretta, più emozionale, più live. Per ora si è rimossa la vetrata sotto la tribuna, la stessa sorte dovrebbe essere destinata per quella sotto i distinti. Per le curve si vedrà in seguito.
Una vista stile Premier, il campionato dove per primo si sono tolte le barriere in modo sistematico. Anche se a voler essere pignoli, l’Olimpico di Roma (grazie al fossato) le barriere non le ha mai avute sin dal suo esordio. Poi via via, negli ultimi anni, le barriere sono sparite dagli stadi rimodernati, come a Bergamo, Firenze, Udine, Torino. Ma restano in altri stadi importanti come a Genova. A Como il problema era particolarmente sentito, perché la vetrata ha un effetto drammatico sulla visuale. Specie nei distinti, dove l’angolazione del sole provoca un effetto-specchio fastidiosissimo, nei mesi non invernali. Leggermente meglio andava in tribuna. Ma adesso via: I tifosi potranno avere una visuale libera, sentire il contatto con i giocatori, avere Fabregas a tiro empatico. Un passo in avanti anche determinato dal diverso comportamento dei tifosi nelle partite di calcio: negli Anni Settanta Ottanta e Novanta il lancio di oggetti era una prassi. Adesso, per via delle telecamere ma anche per una diversa educazione degli spettatori, sono comportamenti molto meno diffusi. La società ha voluto dare così un nuovo benefit a chi vorrà vedere le partite del Como, agendo in una delle poche aree dove è possibile. Mentre è stato fatto anche un lavoro di pulizia nelle strutture, visibile anche dall’esterno, una tinteggiata alle linee esterne, ai cancelli, eccetera. In silenzio il Sinigaglia si prepara all’esordio come meglio non potrebbe.
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