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Venerdì 31 Ottobre 2025
Como, un quinto di nobiltà. Entuasiasmo verso Napoli
Situazione Per quanto ottimisti si potesse essere all’inizio, sicuramente quello che sta succedendo va al di là delle previsioni
Como
Napoli, Roma, Inter e Milan. E poi il Como. Che deve ancora affrontare le quattro big, ma vale anche il contrario. Cioè che anche loro devono ancora giocare contro il Como. E il bello sta per cominciare.
Per quanto ottimisti si potesse essere all’inizio, sicuramente quello che sta succedendo va al di là delle previsioni, almeno quelle dei tifosi, quelle di chi sta a guardare e commentare. Il quinto posto dopo sole nove giornate, una sola sconfitta, la seconda miglior difesa, e con il Verona una vittoria netta che ha chiuso anche ogni eventuale dubbio sulla forza del Como contro le piccole.
Possiamo già definire il Como una grande del campionato, a tutti gli effetti? Tutto sommato non c’è bisogno di una risposta certa a questa domanda. Mentre di sicuro sappiamo che sta cominciando veramente a essere riduttivo il termine “sorpresa”, ammesso che qualcuno ancora lo utilizzi nei confronti della squadra di Cesc Fabregas. Sorprende chi va al di là delle sue possibilità, chi con pochi mezzi e poche qualità costruisce qualcosa di assolutamente imprevedibile, e non è il caso di questo Como che invece di possibilità e qualità ne ha tantissime, e molte ancora da mostrare.
Essere oggi al quinto posto significa invece a questo punto candidarsi seriamente e ufficialmente, e non solo progettualmente per il futuro, a una posizione nelle Coppe europee. Questo sicuramente sì.
Significa poter realisticamente fare paura a tutti, e non solo sulla carta, a cominciare proprio dal Napoli. Che ancora, giustamente, viene affrontato con l’idea che al Maradona ci sia tutto da guadagnare, e in questo momento è meglio che sia così. È giusto, come dice Fabregas, avere sempre tanta fame, avere tanta voglia di migliorarsi.
Il segreto, il metodo vincente, è quello che abbiamo visto anche l’altra sera con il Verona: tutti devono sentirsi utili, nessuno deve ritenersi indispensabile. E il gruppo lo ha dimostrato, la terza rete per esempio è stata un capolavoro della coppia Rodriguez-Vojvoda, partita dalla panchina.
Adesso, da domani, il Como comincia a mettere piedi e testa nella zona Champions: sono ancora tutte e quattro da affrontare le leader di questo inizio di stagione, e si inizia proprio dai campioni d’Italia di Antonio Conte.
I quali, vale la pena ricordarlo, la scorsa stagione persero soltanto quattro partite, una delle quali al Sinigaglia contro il Como.
Tra un mese sarà la volta di Inter e Roma, da affrontare una dietro l’altra ed entrambe in trasferta, mentre il confronto con il Milan sarà solo a metà gennaio. Chiamarli scontri diretti per ora è troppo, anche per questo non c’è fretta.
Fabregas ha parlato di voglia di fare bella figura, e non di altro. Ma forse basta solo arrivare a domani per capire quale può essere la definizione giusta.
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