Como verso la A, arbitra il Catanzaro

Calcio serie B I giallorossi ospiteranno gli azzurri, la Cremonese e il Venezia: il secondo posto passerà da loro

Punti e gol. Sono questi gli esiti più importanti di Como-Pisa. Una partita risultata più cruciale di quello che potesse sembrare in vista del rush finale.

Lotta per il secondo posto riaperta, e questa è la prima conseguenza, la più entusiasmante. Ricordandoci sempre però che per arrivare davanti a Cremonese e Venezia bisogna proprio farlo in tutti i sensi, perchè arrivando alla pari il Como è in svantaggio con entrambe.

Passo avanti

Ma nella vittoria di sabato c’è anche un altro passo avanti importante. Cioè l’aumentato margine di distanza sulla quinta posizione. Una distanza raddoppiata, da tre punti a sei. Anche questa è una corsa importantissima. Perchè arrivare terzi o quarti nei playoff significa dover giocare una partita in meno accedendo direttamente alle semifinali, ma soprattutto avere dei vantaggi notevoli durante il percorso: chi più in alto arriva ha la partita di ritorno in casa, sia in semifinale che in finale, e può permettersi anche di pareggiare entrambe le gare. In caso di parità di risultati e di differenza reti, infatti, vince la meglio classificata, anche in finale.

Insomma, quella distanza sugli inseguitori, che ora sono Catanzaro e Palermo, ha un valore notevole. Specialmente perché al Como rimane ancora da giocare, nella prossima trasferta, la partita in casa dei calabresi. Che affrontare a debita distanza è importantissimo.

Anche se in un certo senso, a parte ovviamente la partita che metterà faccia a faccia biancazzurri e giallorossi il 6 aprile, converrebbe fare un po’ il tifo per il Catanzaro, che diventa un arbitro fondamentale nella corsa per la serie A: dopo il Como i calabresi ospiteranno Cremonese e Venezia, alla quint’ultima e alla terz’ultima giornata. Le tre rivali per il secondo posto passano tutte da lì, una dietro l’altra. E nel frattempo, alla quart’ultima giornata, ci sarà anche lo scontro diretto a Venezia, tra Venezia e Cremonese. In ogni caso il Como può avvantaggiarsi di tutto questo, a patto ovviamente che il suo percorso sia lineare e vittorioso.

La partita con il Pisa in questo senso è stato un buon segnale di vitalità. E insieme ai tre punti ha portato anche un’altra indicazione importante, quella legata ai gol. Nelle ultime quattro giornate, il Como ha segnato nove reti: e non c’è stato solo il Lecco, ma anche il Venezia e la Cremonese. Bene, nelle quattro giornate precedenti, anzi addirittura cinque, i gol segnati erano stati tre. Solo tre, giocando non solo contro Palermo e Parma, ma anche contro Ascoli e Ternana, squadre di fondo classifica.

Il gol non più un problema

E il problema dei pochi gol, evidenziatosi tra gennaio e febbraio anche per l’assenza di Cutrone ma non solo, sembrerebbe essere superato. Va applaudito, e non solo per simpatia, il ritorno alla rete di Gabrielloni dopo quasi due mesi. Perché sappiamo quanto il suo entusiasmo possa essere importante. Ma anche il fatto che i gol arrivino da giocatori come Bellemo, che in questa fase ne ha segnati due. E ancora si è vista, come accaduto due volte a Lecco, una rete dallo sviluppo di un calcio d’angolo. Come peraltro invece a Cremona Da Cunha ha segnato su punizione, cosa rara per il Como. Segnali di progresso significativi che in questo finale possono essere fondamentali.

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