(Foto di ER)
Il tecnico del Como dopo il successo a Lecce: «Contento per Cassetti»
Il Como è in piena zona Europa, chiude il suo 2025 con grandissimo entusiasmo per una vittoria pesantissima che migliora ulteriormente la classifica dei lariani. Numeri che Cesc Fabregas non guarda perchè «non ho mai parlato di classifica, non mi interessa. Voglio che la mia squadra continui a crescere, ci metta l’anima e faccia la prestazione. I ragazzi stanno continuando a spingere», sono le prime parole dell’allenatore spagnolo che ha dovuto seguire la partita dalla tribuna.
«E’ stata una sofferenza, è pesante non poter fare niente quando resti in tribuna. La squadra però ha dimostrato di lavorare bene, anche senza l’allenatore. Ringrazio Gatto e Cassetti che mi hanno sostituito. Sono contento per Marco, siamo in un momento della nostra storia in cui tutti devono saper fare tutto. Non è normale che tre allenatori siano buttati via nella stessa partita, ma dobbiamo gestire tutto in maniera positiva».
Fabregas ha ammesso che la sua squadra avrebbe potuto gestire meglio il vantaggio, tanto che prima della rete del raddoppio ha rischiato di far rientrare in partita il Lecce: «Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, ma il Como è riuscito a ricompattarsi e ripartire. Nel primo tempo avevamo totalmente dominato, avremmo potuto e dovuto fare più reti. Il nostro primo tempo mi è piaciuto veramente tanto», in controtendenza rispetto a quanto dichiarato da Di Francesco che pure aveva sottolineato la prova dei suoi.
La crescita del Como in questo 2025 è stata esponenziale, chissà che il prossimo anno non sia quello della storia, della consacrazione ulteriore di questo grande progetto: «I punti fatti nell’anno solare sono importanti, ma non determinanti. Vedo una società che cresce velocemente – ha detto Fabregas - così come la squadra. I giocatori giovani stanno spingendo e migliorano. Alle volte cerchiamo troppo il gol perfetto, c’è tanto lavoro da fare. Voglio vedere una squadra che cresce e creare valore nei nostri giovani. Non accontentiamoci, altrimenti ci mangiano».
È stato anche l’anno che ha già visto la consacrazione di Nico Paz:«E’ un giocatore importante, è qui per crescere e per fare la differenza con movimenti e creando spazio. Non si vedono molti giocatori così nel calcio moderno, è un trequartista puro. Anche lui deve abituarsi al calcio moderno, il giorno che andrà via da Como potrà trovarsi a giocare in situazioni nelle quali dovrà avere la mente aperta per trovare il suo spazio. Quando sta bene come contro il Lecce ti dà tanto». E sul primo gol che ha fatto arrabbiare il Lecce, l’allenatore spagnolo sta coi giallorossi: «Ormai non sappiamo più cosa è e non è fallo, una volta si interviene e l’altra no. E’ difficile, spesso mi faccio tante domande anch’io. Oggi Di Francesco è arrabbiato e io contento, un domani le parti possono invertirsi».
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