Dolce grana per Fabregas. Baturina con Paz, ma come?

Tattica leggendo sulla carta i nomi della rosa del nuovo Como, balza agli occhi un ingranaggio da mettere a punto

Como

C’è già una grana, per Fabregas. Che poi, se fossimo allenatori, tutti vorremmo grane così. Ma certo, leggendo sulla carta i nomi della rosa del nuovo Como, balza agli occhi un ingranaggio da mettere a punto. Come farà il tecnico spagnolo a far giocare insieme Nico Paz e Martin Baturina? Bel dilemma.

Il dubbio parte da due assunti. Primo: i due giocatori in questione sono due elementi che naturalmente amano giocare in mezzo al campo e dunque in qualche modo potrebbero sovrapporsi: secondo: tutti e due (lo abbiamo visto con Paz lo scorso anno e anche lo si vede chiaramente dai video che si possono vedere su Baturina) possono anche giocare da esterni, ma il mercato del Como ha fornito una batteria di esterni offensivi così di qualità (Kuhn, Rodriguez, Addai aggiunti a Diao e Strefezza) che ci pare poco probabile optare per questa soluzione. Una delle possibilità potrebbe essere l’alternanza, che in una rosa di doppioni tutti forti non deve spaventare. Eppure, se per gli esterni una alternanza è normale (giocatori che puntano sullo spunto, normale che nella ripresa ci possano essere degli avvicendamenti come accadeva con Ikoné e Strefezza), per i centrocampisti di fantasia è meno normale.

Di solito se un numero 10 gioca un partitone, padrone del centrocampo e della gara, è difficile vederlo tolto all’intervallo o poco oltre. Ora, il problema è che Baturina è un altro Paz. Cioè uno che si aspetta dal Como di avere lo spazio e l’attenzione per decollare definitivamente. Non sarebbe facile immaginare uno dei due in panchina. Può darsi che succederà. Ma non sarà facile. Dunque Fabregas, nel chiuso della sua stanzetta di Mozzate, sta lavorando al Sudoku dell’utilizzo contemporaneo dei due (test peraltro che non vedremo certo con il Lille: i due sono arrivati tardi e difficilmente saranno pronti per giocare venerdì).

Come si farà? Ovviamente potrebbe esserci l’ipotesi del cambio modulo. Con il 4-2-3-1, oltre alla soluzione di mettere uno dei due esterno, c’è anche quella di utilizzare Nico Paz finto centravanti, che se non arrivasse Morata potrebbe anche avere un senso definitivo. Lo ha già fatto. Se no? Nel 4-3-3 un centrocampo con tutti e due in campo vorrebbe dire un reparto molto (troppo?) offensivo e l’esclusione di Da Cuhna e Caqueret. Nel 4-1-4-1 anche, ma con i due a fare una doppia sorta di doppio fantasista in mezzo. Quello che è certo è che Fabregas non è certo spaventato, anzi è intrigato, dalla problematica. Semmai, a preoccuparsi, forse dovranno essere gli avversari

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