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Giovedì 22 Maggio 2025
E festa sia: la sera dell’orgoglio
Il Como al massimo della condizione, l’Inter comunque ancora in corsa per lo scudetto. Una chiusura di campionato che più emblematica domani sarebbe stata difficile da immaginare
CALCIO
Qualsiasi cosa accada, il Como domani chiuderà la sua stagione contro la squadra che pochi giorni fa ha eliminato il Barcellona e la settimana prossima si giocherà la finale di Champions League. E già questo dice molte cose, considerando con tutto il rispetto che un anno fa il campionato biancoblù è finito con un pareggio casalingo contro il Cosenza.
Il calendario ha disegnato in piena casualità una chiusura di stagione che più emblematica sarebbe difficile da immaginare. In pienissima luce, sotto i riflettori che più accesi di così non si può, dopo un anno in cui il Como è stato sempre nelle primissime pagine del campionato, soprattutto in questi ultimi mesi. Un vortice di emozioni e di entusiasmo che domani sera si chiuderà con una tappa che ancora, sicuramente, sarà indimenticabile.
Il Como è sulla strada di chi può vincere, o perdere, lo scudetto. E la serata del Sinigaglia resterà comunque nella storia di questo campionato, in un senso o nell’altro, anche se non tutto dipende da quello che avverrà qui.
«Il nostro scudetto»
Ma questa partita è anche, anzi soprattutto, la festa del Como. È la serata dell’orgoglio dei suoi tifosi, della celebrazione di un decimo posto che Fabregas ha definito «il nostro scudetto». Perciò giustamente il popolo biancoblù si aspetta di vedere in campo la squadra al massimo delle sue potenzialità, non intimorita dal ruolo che può rivestire nella corsa al titolo. E poco importa se il giudizio sulla splendida stagione comasca non cambierà di certo in base al risultato e alla prestazione di domani sera, perché di quanto valga il Como se ne sono accorti ampiamente già tutti quanti.
È importante piuttosto il senso di questa chiusura: il boato a un eventuale gol del Como sarà uguale se non più forte, c’è da scommetterlo, di quello della rete che all’ultima giornata di un anno fa sancì la promozione in serie A. Perchè il traguardo è altrettanto importante, se non di più. Salire in alto è più facile che rimanerci.
L’Inter è la squadra che Fabregas ritiene la più forte del campionato, questo lo ripete sin dall’inizio della stagione. Così come spesso ha ribadito la sua stima per Antonio Conte, ricordando anche di recente come il Napoli sia stata la squadra che più lo ha messo in difficoltà.
L’impresa con il Napoli
Insomma, si tiene equidistante, come è logico che sia. E allora, a rigor di logica, visto che il Como è stata l’unica squadra che nel girone di ritorno è riuscita a battere il Napoli – altra impresa da sottolineare in questo fantastico percorso – non si vede perchè non ci si possa riuscire anche contro l’Inter.
Una cosa è sicura: il Como e i suoi tifosi domani sera festeggeranno comunque. Davanti agli occhi avranno anche il Sinigaglia completato e già pronto per la prossima serie A, senza più deroghe. Ormai ce lo siamo quasi dimenticati, ma questa stagione era cominciata con un mese di partite fuori casa perchè lo stadio non era ancora pronto.
E anche questo è un successo che i risultati e la popolarità del Como hanno accelerato. L’Inter deve provare a vincere a tutti i costi, e cercherà sicuramente di farlo, ascoltando quel che succede dall’altra parte. C’è da sperare che nessun tipo di tensione tra i tifosi rovini la giornata, perchè un finale così è una vera bellezza, da godersi comunque vada.
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