Effetto Como Cup: entusiasmo e nuove maglie

In tribuna questa volta niente vip, a eccezione dell’ex direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli

Samuele Nava

Ora sì, possiamo dirlo: la stagione è iniziata! Se nella partita con il Lille c’era stato un po’ di imbarazzo per la scarsa presenza di pubblico, questa volta la curiosità del nuovo torneo ha sicuramente contribuito a una cornice meno spoglia, sebbene la curva abbia deciso di non presenziare. Un trofeo in palio, i tifosi maggiormente coinvolti, la musica e poi le nuove maglie, svelate qualche giorno fa, finalmente indossate dai giocatori in campo (ma ancora senza nomi).

Servirà tempo, come ha già detto Suwarso, per fare di questa Como Cup «un evento culturale», e chissà, magari proprio a partire dalla curva gratis. Ma di certo si è sentito uno sprazzo di entusiasmo in più, complice anche un orario più “fresco”.

Ce lo si poteva aspettare: in fondo, cosa avrebbe pensato un tifoso del Como se cinque anni fa gli avessero detto che la sua squadra avrebbe affrontato giocatori come Kessiè e Mahrez in un torneo internazionale organizzato dalla società?

Prima della partita, piccola cerimonia iniziale. Un telone con il logo della manifestazione ha occupato il cerchio di centrocampo, come si vede nelle grandi sfide europee, mentre ai lati sventolavano le bandiere delle quattro squadre partecipanti. E poi l’entrata della coppa (nelle mani di Rhuigi Villaseñor, Chief Brand Officer del club) che, seppur ancora acerba sotto un punto di prestigio storico, ha sempre il suo fascino.

In tribuna questa volta niente vip, a eccezione dell’ex direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli. Bello comunque vedere tifosi di tutte le età e tanti stranieri, con qualcuno che ha azzardato persino indossare la maglia di Messi. D’altronde, cosa costa sognare?

Da sottolineare infine gli applausi che ha accompagnato l’entrata in campo di Nico Paz e Baturina. Fabregas in conferenza stampa non ha lasciato spazio a interpretazioni; “possono giocare insieme” e così è stato. Sono loro i giocatori da cui i tifosi si aspettano di più nel prossimo campionato e anche se quello di ieri era solo un aperitivo, vedere corsa, tocchi veloci e pressing alto non può che invogliare al 24 d’agosto, giorno della prima di serie A contro la Lazio.

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