Fabregas 50 panchine. E cinquanta storie

Traguardo L’occasione per un omaggio a un tecnico che sta riscrivendo la storia del Como. Tra numeri, curiosità e statistiche.

Como

Fabregas ha compiuto cinquanta panchine con il Como. L’occasione per un omaggio a un tecnico che sta riscrivendo la storia del Como. Tra numeri, curiosità e statistiche.

1. Con il Sassuolo Cesc Fabregas ha festeggiato le 50 panchine nel Como.

2. In realtà le panchine non sono 50 ma 71, perché ci sono quelle in coppia con Osian Roberts, in cui Cesc ci metteva del suo (eufemismo). Con 71 si avvicina alla top ten azzurra.

3. Restando alle 50 presenze. Ne ha vinte 18, perse 17 e pareggiate 12.

4. Ha fatto un solo 0-0 in tutta la sua carriera azzurra, nel derby con il Lecco in casa.

5. Quando è arrivato a Como da giocatore il progetto prevedeva che un giorno avrebbe fatto l’allenatore. Motivo per cui è venuto qui.

6. Nonostante questo, nessuno nel Como poteva immaginare che sarebbe stato “questo” allenatore.

7. Il suo obiettivo nascosto è “dare una lezione” al calcio italiano. Lo disse in una chat privata per convincere Belotti a venire al Como.

8. Quale lezione? Un calcio d’attacco attraverso la corsa, l’energia e il coraggio dei giovani.

9. E’ considerato un visionario.

10. Perché è un visionario? Perché sul gioco d’attacco e sui giovani ha trasformato la retorica in fatti concreti.

11. Sul gioco d’attacco, lui ha linee guida da cui non demorde: scatenare gli esterni (di qualità) e pressing alto a recuperare palla velocemente. Statistiche impressionanti.

12. Sui giovani ha scatenato un putiferio. «Prenderei gli italiani, ma non ce ne sono».

13. Le scuse: «Mi avete capito male. Ogni tanto con l’italiano inciampo. Parlavo di quelli dai 14 anni in su».

14. Balle. Voleva dire proprio quello. Il Como andato a prendere giovani all’estero. Intanto cerca di formare giovani italiani in casa grazie all’aiuto di Fabregas.

15. I giovani in Italia sono spesso retorica e luogo comune. Lui è andato oltre.

16. I giovani vanno bene ma se sono forti.

17. Non ha detto no lui all’Inter.

18. Ha fatto parlare la società, che ha detto no.

19. Di fatto lui e la società hanno detto no a una big. Mai successo.

20. Repito, cada, dale: le tre parole spagnole che ripete (repito) sempre in conferenza.

21. Iannoni del Sassuolo ha detto: il Como la squadra più forte incontrata quest’anno. Dunque più di Napoli e Inter...

22. Un gioco così non si è mai visto a Como.

23. Un gioco così non si vede spesso nel calcio italiano. Anzi quasi mai.

24. Possiede quote della società (4%?).

25. Mistero sullo stipendio, chi dice 1 milione chi addirittura 5.

26. Abita a Lugano.

27. Ha cambiato macchina, ha una Cadillac.

28. Ama andare fortissimo in macchina (multe).

29. Ama il concetto di famiglia.

30. Ama dare giorni di riposo a sorpresa ai giocatori.

31. Preferisce allenamenti brevi e intensi, dove dare il massimo di concentrazione.

32. Ha voluto la mensa perché i giocatori mangino a Mozzate e facciano gruppo.

33. Non gli piacevano i musi lunghi di Cutrone.

34. Si aspettava che Gabrielloni restasse.

35. Parla come se dovesse davvero completare il ciclo di quattro anni qui.

36. Basta vedere la rosa dell’Inter per capire perché non ci è andato.

37. Ha cambiato lingua nello spogliatoio. Fino all’anno scorso italiano, adesso inglese.

38. La patita indigesta: Bologna-Como lo scorso anno.

39. La partita super: Como-Napoli lo scorso anno.

40. Nemmeno un minuto a Cavlina in Coppa Italia. Vuol dire che deve crescere.

41. Sogna l’Europa.

42. Progetta l’Europa.

43. Vuole l’Europa.

44. Sta trasformando Nico Paz in giocatore universale.

45. Pensa che Baturina debba ancora fare un upgrade.

46. Ha dedicato un pensiero agli alluvionati, segno di integrazione sul territorio.

47. Sogna di allenare l’Arsenal.

48. Sogna di alzare al Champions da allenatore.

49. Ci tiene alla forma fisica facendo footing.

50. Non è una cosa normale avere Cesc Fabregas allenatore. Ogni tifoso del Como dovrebbe ricordarselo quando si alza dal letto.

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