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Domenica 09 Marzo 2025
Fabregas: «Il recupero? Folle»
«Credo che avremmo meritato di vincere. Radu ha fatto della parate super: ha mai giocato una partita così?»

La delusione gliela si legge in faccia, come sempre quando il Como non vince. Una vittoria sfumata all’ultimo secondo – l’arbitro ha fischiato la fine dopo il pareggio di Gytkaer – non era nelle previsioni del tecnico spagnolo. «Non sono soddisfatto, ovviamente. Sapevamo bene che sarebbe stata una partita complicata e ne approfitto per fare i complimenti al Venezia: non mollano mai».
Nell’analisi c’è un po’ di tutto, dalla soddisfazione complessiva per una partita che il tecnico reputa comunque positiva, a un po’ di autocritica per il finale e una polemica per il recupero eccessivo concesso.
«Grande gara»
«Credo che avremmo meritato di vincere e, soprattutto nel primo tempo, abbiamo fatto una grande gara. Questo è il calcio che vogliamo fare soprattutto contro squadre che si abbassano. Magari ci è mancata un po’ di profondità, ma nel palleggio non ho nulla da dire. Poi ci sono altri fattori, come le parate di Radu. Ha mai fatto una partita così? Quella parata sul colpo di testa di Goldaniga è valsa un punto a loro, e due in meno a noi…».
Fabregas ammette qualche difficoltà nella gestione della partita: «Nel secondo tempo, dopo il gol, non abbiamo saputo gestire la gara come si doveva. C’era tantissimo spazio per Diao dal 65’ in poi, ma era stanco e non siamo riusciti a sfruttare queste praterie. Magari questi spazi non li ha visti, sta facendo il Ramadan e questo può influire nella prestazione di un giocatore. Voglio rivedere il Como così? Sì, ma chiaramente ci sono aspetti da migliorare».
Cambi
Altre domande su Paz e i cambi. Per Fabregas, il talento argentino con questa nuova collocazione in campo ha pià libertà: «Lo vedo bene dove può fare male e fare la differenza. Non è un robot, io credo nell’energia e nel talento. Senza fare paragoni, a Messi non puoi dire cosa deve fare. Paz è giovane e dobbiamo aiutarlo. I cambi? Jack era ammonito, ma ha fatto un’ottima gara e rappresenta il futuro del Como: per lui questo è un giorno da ricordare, per la prima volta titolare in serie A a 19 anni. Con Ikoné volevo uno specialista negli uno contro uno: meritava una chance e l’ha sfruttata bene, ha avuto anche altre palle gol».
Il Como arriva a quota 19 punti persi da situazioni di svantaggio: leggerezza o inesperienza? «Si lavora su tutto, anche i campioni possono migliorare. Per esempio, Smolcic si è reso subito conto dell’errore sul rigore, è venuto a chiedermi scusa. Non scherziamo: siamo una famiglia, si va avanti a lavorare per migliorare, col la giusta mentalità».
Infine, una polemica che avrebbe voluto evitare: «Non vorrei parlare dell’arbitro… ma c’è stato un minuto in più di recupero per una rimessa ritardata di pochi secondi. Magari Ayroldi avrebbe potuto dare un giallo a Smolcic, ma ha concesso un minuto in più di recupero: mi è sembrata quasi una punizione».
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