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Sabato 27 Settembre 2025
Fabregas non ha dubbi: «A Como tutti titolari»
Il mister del Como alla vigilia della sfida con la Cremonese: «Difficile scegliere, ma è una fortuna»
Due squadre praticamente intercambiabili. Questa settimana così intensa, che oggi arriva al culmine con la partita contro la Cremonese, ha dato a Cesc Fabregas la conferma di essere già arrivato a questo traguardo. «Adesso davvero nessuno può dire quale sia la nostra formazione migliore: tutti vanno in campo con la mentalità giusta, tutti hanno dimostrato di saper giocare a un livello molto alto. E io sono molto più in difficoltà dell’anno scorso nel fare le mie scelte».
Inoltre, un anno fa la prima vittoria arrivò a Bergamo proprio alla quinta giornata, a cui invece quest’anno si arriva con due successi già acquisiti e cinque punti in più. Il salto di qualità è già evidente, «anche se siamo solo all’inizio e dobbiamo guardare tutto quello che ancora c’è davanti, a cominciare da questa partita. Ma è chiaro, c’è già molta più continuità nel lavoro e nel rendimento. Questo è il risultato di un mercato in cui si è fatto tanto all’inizio, oltre al fatto che molti giocatori sono con noi da mesi. E’ bello vedere che tutto questo rende. Anche mercoledì contro il Sassuolo poteva essere facile perdere ritmo nel secondo tempo, correndo qualche rischio, e invece non è successo».
Reparti
Ovunque si guardi, in qualsiasi reparto, si può solo sorridere. A cominciare dal centrocampo, «a volte vorrei metterli in campo tutti e quattro, se potessi. Caqueret sta andando fortissimo e non potevo non farlo giocare mercoledì, Sergi sta tornando il giocatore che all’inizio dell’anno scorso faceva la differenza, Max Perrone guida la squadra perfettamente, Da Cunha è il “tuttocampista”, sa fare tutto... Meritano tutti di giocare, così come gli esterni, che stanno facendo bene tutti». Si parla anche di Baturina, «che sta imparando a fare un lavoro importante anche in fase difensiva, come Paz, E non sono molti i trequartisti che sono in grado di farlo, oltre alle qualità offensive che conosciamo. E’ quasi un’ingiustizia per Martin avere nel suo ruolo uno come Nico, ma lui può fare anche altro, anche il centrocampista».
Insomma, scelte a piene mani. L’ultimo inseritosi nei ballottaggi è Posch, «che con il Sassuolo mi è piaciuto molto, utilissimo per dare più stabilità difensiva sulla fascia, ma lui sa stare anche alto, lo abbiamo visto. Potrebbe giocare titolare con la Cremonese? Tutti possono», e stavolta non è una frase di circostanza.
Felice
Il momento è felice per Cesc. Che dedica pensieri anche ad altro. All’amico Busquets, che ieri ha annunciato il suo addio al calcio - «grandissimo calciatore e persona straordinaria, un caro amico, farà anche lui l’allenatore . Nel Como c’è Perrone che ha caratteristiche simili, ma deve crescere, è bravo nel breve, deve imparare a guardare anche un po’ più lontano» – e al ritorno di Cerri, così acclamato dal pubblico. «So che Alberto ha lasciato un bel ricordo, che la gente gli è affezionata per quello che ha fatto, meritava di entrare e meritava quegli applausi. Anche i compagni lo apprezzano tanto, sono stato contento per lui».
E poi un pensiero al territorio comasco, provato dal maltempo, verso cui è già stato fatto un bel gesto donando l’incasso di Coppa Italia. «E’ possibile che si facciano altre iniziative, ne parleremo con Mirwan e Ludi. Il pensiero per la comunità che ci ospita è sempre presente in questo club, è stata la prima cosa di cui mi hanno parlato quando sono arrivato nel Como. Quello che si può fare per aiutare certamente lo faremo».
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