Gioia Cassetti: «La differenza l’ha fatta il gruppo»

Le dichiarazioni del tecnico del Como dopo il successo a Cosenza

Buona la prima per Marco Cassetti sulla panchina del Como. Nell’ennesimo colpo di scena stagionale per quanto riguarda la guida tecnica dei lariani, l’ex difensore della Roma ha risposto alla grande e ha condotto la formazione biancoblù a un successo pesantissimo.

«Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile come poi si è rivelata - ha detto - contro una squadra che poteva crearci qualche problema per il tipo di gioco. Il Como ha fatto un’ottima partita, abbiamo lavorato sodo in questi due giorni per provare a mettere in campo una prestazione all’altezza e ci siamo riusciti. Nonostante le tante assenze e il forfait in mattinata di Cerri per un’indisposizione fisica, la differenza l’ha fatta il gruppo di questo Como, dove anche chi entra dalla panchina si fa trovare pronto e ti fa compiere il salto di qualità. Abbiamo venti titolari, la qualità del gioco resta sempre la stessa. Sicuramente potevamo chiuderla prima, ma non abbiamo rubato nulla».

Fra l’altro sono tre punti che proiettano i lariani al diretto inseguimento del Parma, in un gruppone dove il Como ha dimostrato di saperci stare: «La classifica non va guardata, è molto presto. Fa piacere essere lì a fine girone d’andata, ma abbiamo ancora tanto da migliorare per le idee del gioco che abbiamo. La strada è lunga, la squadra ha lavorato benissimo in questi mesi e ha acquisito una mentalità molto importante. Godiamoci la settimana di vacanza e poi vedremo a gennaio se ci sarà la possibilità di migliorare una squadra già di livello. Al momento vedo una grande mentalità che c’è stata sempre, anche a Brescia, dove abbiamo, si è dominato. Ci manca un po’ di cinismo in questo momento, lo si è visto a Cosenza».

Cinismo ed anche un pizzico di attenzione, infatti sul gol subito la difesa del Como ha qualche responsabilità, ma per Marco Cassetti è un rischio calcolato: «Per fare un gioco offensivo bisogna avere il coraggio di tenere alta la linea difensiva. A volte ci sta poter subire qualcosa in queste situazioni di contropiede, anche il nostro gol è arrivato da un’azione di rimessa, ma fa parte del gioco».

Promosso a pieni voti l’attacco, reparto in cui per la prima volta hanno giocato insieme dall’inizio Gabrielloni e Cutrone: «Patrick ha svolto un lavoro più di raccordo – la spiegazione di Cassetti -, Gabrielloni ha agito più da terminale. “Gabri” è sempre entrato e ha cambiato le partite, meritava questa chance da titolare, già da qualche settimana pensavamo di lanciarlo dal 1’, poi non è stato al meglio fisicamente ed è stato sempre rimandato il suo impiego dall’inizio. Ma quando è entrato ha sempre fatto bene e anche da titolare con il Cosenza si è comportato in maniera impeccabile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA