Il Como che non perde mai, nuovo orgoglio di Fabregas

Calcoli Tre sole sconfitte in otto mesi, dice Cesc Fabregas. Che poi in realtà i mesi sono poco più di sette

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Tre sole sconfitte in otto mesi, dice Cesc Fabregas. Che poi in realtà i mesi sono poco più di sette e in mezzo c’è pure la lunga pausa estiva, ma non è questo il punto. Perchè, se vogliamo essere del tutto precisi, in queste tre sconfitte c’è pure quella in amichevole contro il Barcellona, che ovviamente è una storia a se’, nonchè quella in casa con l’Inter all’ultima giornata di campionato, quando il Como aveva festeggiato una domenica prima la conquista del decimo posto e di fatto aveva già concluso la sua stagione.

Dunque, da quel ko di metà marzo - in cui fra l’altro il Como perse a San Siro con il Milan una partita che sarebbe anche potuta finire diversamente - a oggi l’unica caduta che può davvero dare fastidio è quella di Bologna, alla seconda giornata. Di sicuro è l’unica delle tre che ha veramente innervosito Fabregas, che peraltro ha a lungo sostenuto, e sostiene tuttora, quanto quel risultato per lui fosse immeritato. Punti di vista, che non cambiano la sostanza. Il Como perde poco, pochissimo. Dopo otto giornate è rimasta l’Atalanta l’unica squadra a non avere ancora mai perso, ma il Como è nel novero di quelle più difficili da battere. Ed è anche una delle squadre a cui è più difficile fare gol, la seconda miglior difesa del campionato.

Ed ecco perché dopo il pareggio di Parma Fabregas è comunque arrivato in sala stampa con il sorriso di chi sa che questo è stato un buon punto. Può sembrare strano per uno che diceva, e forse ancora direbbe, «preferisco perdere ma non rinunciare alla mia idea di gioco». Ma le due cose non sono in contraddizione, non con il Como di oggi, che tanto sta puntando anche sulla solidità e sull’attenzione difensiva. E che anche in difesa, con Ramon e Carlos, ha operato scelte importanti nella campagna acquisti.

«Se non si riesce a vincere, meglio non perdere», ha detto Cesc l’altro giorno. Lapalissiano, certo. Ma importante per chiudere la bocca a chi forse da questo Como pretende già troppo, persino quello che nemmeno le top del campionato riescono a fare sempre. Difatti a tenere alto in classifica il Como sono anche questi pareggi, quattro in otto partite. Anche il primo 0-0 di queste due stagioni in serie A. Che segna la terza volta in otto giornate in cui la porta di Butez resta inviolata, la seconda consecutiva. Un risultato importante, tanto quanto fare gol. E Fabregas lo sa benissimo

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