Il Como è ricco. E ora può superare anche Milan e Napoli

Calcio È il quarto club per spesa complessiva in questo mercato: a guidare saldamente è la Juventus. Sono gli unici a essere andati oltre i 100 milioni di euro

COMO

Se storico è stato per il Como il campionato 2024-25, che segnava il ritorno in serie A dopo ventun anni, quella che comincerà tra pochi giorni può essere una stagione ancora più da riportare nei libri e nelle memorie future. Perché potrebbe essere quella che definitivamente porterà il Como in una dimensione diversa.

Sorpresa, rivelazione, sono definizioni che tra un po’ per il Como non avranno nemmeno più senso. Perché ormai il marchio del gioco di Fabregas non è più un mistero, le idee con cui la sua squadra va in campo neppure. E nemmeno sorprendente per nessuno è che il potenziale economico degli Hartono non sia certo da lotta per la salvezza.

Sorpassi in vista

Il Como è la quarta squadra per spesa complessiva in questo mercato, dopo Juventus, Milan e Napoli. Differenze minime peraltro con le altre squadre sul podio, e sono questi gli unici quattro club che hanno superato i 100 milioni di spesa. Per il Como sono 104, considerando anche i riscatti - come Van der Brempt o Valle -, ma tenendo anche presente che per esempio un giocatore come Morata per ora non è costato nulla essendo un prestito con riscatto a fine stagione. E con la cifra prevista per l’acquisto definitivo dell’attaccante, una dozzina di milioni, il Como già ora supererebbe Milan e Napoli e sarebbe vicinissimo al primo posto della Juve, 119 milioni. Sorpassi che non è detto non arrivino in questo finale di mercato.

Ecco perché il Como è comunque già su un altro piano, e questa è la stagione per dimostrarlo ancora meglio, definitivamente.

Dalla Coppa Italia Fabregas non è uscito molto soddisfatto, ma il risultato dice un’altra cosa, il Como con il suo 3-1 è stata una delle squadre che si sono imposte meglio nel primo turno della competizione. Tra tutte le compagini di serie A in gioco nello scorso weekend solo il Genoa è riuscito a segnare tre gol, battendo 3-0 il Vicenza. Ed è comunque un ottimo segnale.

Quindicesima volta lassù

C’è solo una classifica su cui inevitabilmente il Como rimane indietro, ed è quella delle partecipazioni al campionato di serie A. Lì ci vorrà davvero tanto tempo per rimontare, e forse mai si riusciranno a raggiungere i numeri più alti. Le 94 volte dell’Inter, le 93 di Juve e Roma, ma anche per ora i numeri di tante altre squadre. Il Como è alla sua quindicesima volta, il più vicino tra le partecipanti attuali è il Lecce, venti volte in serie A. Dietro ci sono solo Sassuolo, dodici, Cremonese nove e Pisa otto, le tre neopromosse.

Domenica con la Lazio - a proposito, c’è un record negativo da cancellare, quell’1-5 dell’anno scorso è stata la sconfitta casalinga più pesante subita dal Como in tutta la sua storia in A - si apre un libro nuovo. Che stavolta comincia in casa e non con l’handicap di dover giocare fuori tre partite, come l’anno scorso. Altro punto a favore. Ed è emozionante potersi chiedere, senza che sia uno scherzo, se questo sarà il miglior campionato della storia biancoblù. Sapendo che a questo punto è una domanda lecita.

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